Autobus, in Emilia immatricolazioni a passo lento Anche Rimini non brilla: calo del 55% in un anno
Solo 16 le nuove targhe registrate in una provincia dove gli Euro 0 sono il 15,8% del
parco circolante (“primato” regionale). Mercato più dinamico nel trasporto merci
Luglio 2022 – Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il
2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera
ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il
comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia
a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione
dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze
evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Emilia Romagna, attraverso l’analisi dei
dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione 1 , l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni trasporto merci, nel 2021 registrati a Rimini 97 nuovi mezzi
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168
immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%. L’Emilia Romagna segue il trend positivo
nazionale e immatricola 2.154 nuove targhe, facendo registrare un incremento del 26,2% rispetto
all’anno precedente. Anche Rimini mostra risultati in linea con la media regionale: qui, la crescita
è del 27,6% con 97 nuovi mezzi.
Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con
4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario
contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in negativo, seppur leggermente, c’è
anche l’Emilia Romagna, che immatricola 307 mezzi contro i 315 dei 12 mesi precedenti (-2,5%).
Poco brillante la performance di Rimini, che con 16 nuove immatricolazioni (contro le 36 dell’anno
precedente) registra un calo del 55,6%.
Alimentazione, a dominare il mercato è ancora il gasolio
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello
di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta
predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
In Emilia Romagna l’elettrico tocca lo 0,3% e l’ibrido lo 0,4%. Il gasolio rimane preponderante e
copre l’89,4% del parco; il metano è quasi al 5% e la benzina poco sopra il 3%. In linea con la
percentuale regionale, Rimini ha lo 0,1% di autocarri elettrici e lo 0,5% di ibridi. I mezzi a
gasolio si attestano all’88,4%, seguiti dal metano al 5%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo
contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con
qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a
gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
1 Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI
In Emilia Romagna le alimentazioni ibride ed elettriche sono entrambe a quota 0,4. Il gasolio
raggiunge l’84,1% e il metano il 13%. Il ricorso alla benzina è pressoché nullo. Anche a Rimini il
mercato degli autobus è dominato dal gasolio con una quota del 96,6%, seguito dal metano al
2%. Inesistenti le forme di alimentazione elettrica e ibrida.
Gli autobus Euro 5 e 6 a Rimini sono il 42,1%
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5
ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale
elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare
quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La situazione è migliore in Emilia Romagna, dove gli Euro 0 si attestano all’11,1% e, in generale,
le classi più vecchie fino all’Euro 2 raggiungono una percentuale del 27,6%. Le classi meno
inquinanti, Euro 5 e 6, si arrampicano quasi al 40% (38,7%, per la precisione).
A Rimini il quadro è leggermente meno brillante della media regionale per quanto riguarda le due
fasce meno inquinanti: gli Euro 0 rappresentano una quota pari all’11,2% del parco circolante,
mentre le categorie Euro 5 ed Euro 6, insieme, raggiungono il 34,6%.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro
5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0
ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Nettamente migliore la situazione in Emilia Romagna, dove gli Euro 0 sono ormai soltanto il 6%
del parco circolante, mentre gli Euro 5 ed Euro 6 arrivano addirittura al 53,2% (un autobus su due,
dunque). Le percentuali nella provincia di Rimini sono meno brillanti rispetto alla media regionale:
qui, gli Euro 0 sono il 15,8% (la percentuale più elevata della regione) e le classi più giovani,
Euro 5 e 6, insieme raggiungono una quota pari al 42,1%.
Gli autobus che hanno al massimo 5 anni a Rimini sono il 18,2%
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le
categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10
anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un
anno (4%).
In Emilia Romagna la fascia d’età più diffusa è invece quella dei 10-15 anni (18%). Le percentuali
si abbassano considerando le categorie più giovani: il 36,7% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo
il 3,8% massimo un anno. I mezzi oltre i 30 anni sono l’11,3%. Anche a Rimini la fascia più
rappresentata è quella tra i 10 e i 15 anni, con una percentuale simile a quella della media
regionale (19,1%). I mezzi che hanno al massimo un anno sono il 3,8% e i più datati, quelli
sopra i 30 anni, sono invece il 10,9%.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del
totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora
altamente superata dalla quota di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiunge il 26,9%.
La situazione migliora in Emilia Romagna, dove la fascia di oltre 20 anni scende al 19,9% e quella
di massimo 5 anni arriva al 27,1%. La fascia più rappresentata è quella tra i 15 e i 20 anni (22,2%).
A Rimini la fascia più rappresentata sale al 20-30 anni con il 23,1%. Gli autobus più recenti, quelli
che hanno al massimo 5 anni, sono il 18,2% (quelli che hanno al massimo un anno sono l’1,6%:
la percentuale peggiore della regione). Una quota consistente e pari al 36,2% ha invece oltre
vent’anni.