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EXPORT DISTRETTI MARCHE: RECUPERATI I LIVELLI PRE-PANDEMIA

Nel primo trimestre dell’anno export dei distretti regionali in crescita del 17,6% tendenziale, per un valore di oltre 1,1 miliardi di euro. Recuperati (+3,1%) i livelli del 2019

  • La crescita è trainata soprattutto dai distretti del Sistema Casa (Cappe e elettrodomestici di Fabriano, Cucine di Pesaro, Macchine per il legno di Pesaro). Risultati a doppia cifra per il Settore Moda.
  • Alessandra Florio (Intesa Sanpaolo): “Confermata la resilienza e l’appeal del Made in Marche. Massimo impegno per supportare gli investimenti delle aziende marchigiane”
  • Francia, Germania e USA (anche grazie al dollaro forte) i principali mercati di sbocco. Balzo delle vendite in Cina (+50%)

 

2 agosto 2022 – Nel primo trimestre del 2022 i distretti manifatturieri delle Marche realizzano complessivamente oltre 1,1 miliardi di euro di esportazioni, con una crescita tendenziale del 17,6% e recuperando pienamente (+3,1%) i livelli del primo trimestre del 2019. Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Quasi tutti I distretti marchigiani avevano già recuperato i livelli pre-pandemici a fine 2021 e continuano il trend di crescita anche nei primi mesi del 2022, ad esclusione di tre dei quattro distretti del settore moda i quali registrano comunque nel periodo in oggetto progressi a due cifre rispetto allo stesso periodo del 2021.

 

“Le imprese marchigiane – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – hanno mostrato capacità di resilienza durante i periodi più duri della pandemia e i dati delle esportazioni del primo trimestre fanno finalmente segnare nel complesso un pieno recupero dei livelli del 2019. Anche i distretti della moda crescono a due cifre e si avvicinano a tale traguardo. Nello scenario attuale di nuovo incerto, siamo al fianco delle imprese delle Marche, cui nei primi sei mesi dell’anno abbiamo erogato 470 milioni di euro di nuovo credito a medio lungo termine, per dare vita ad un’economia sempre più robusta: sia mettendo a disposizione soluzione rapide per le situazioni emergenziali che sostenendo gli investimenti strategici verso la transizione ambientale e digitale e la valorizzazione dei rapporti di filiera”.

 

Molto positiva la dinamica dei distretti del Sistema Casa: le Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano, con un totale export di 257 milioni di euro nel primo trimestre del 2022 segna un +11,3% (+21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019). Ottimi risultati verso le prime quattro destinazioni commerciali, tutte europee: Germania (+6,6%), Francia (+56,4%), Spagna (+23,3%), Polonia (+37,5%), mentre calano le vendite verso Stati Uniti (-58,2%) e Russia (-18%) che pesa circa il 4% sul totale export del distretto.

Le Cucine di Pesaro, con 84 milioni di euro realizza una crescita dell’8,6% tendenziale (+24,1% sul 2019), molto apprezzate le produzioni sul mercato americano (+47,6%).

Le Macchine utensili e per il legno di Pesaro realizzano 134 milioni di euro nel trimestre, con una crescita rispettivamente del 6,6% rispetto al 2021 e dell’11,5% nei confronti del 2019. Il primo mercato di destinazione, Stati Uniti, segna un +8,8%, Francia e Germania crescono entrambe del 24% circa, mentre la Russia (che assorbe il 3% del totale) dimezza i flussi rispetto al primo trimestre del 2021.

Buone performance anche per il Cartario di Fabriano, che con 66 milioni di euro segna un +16,8% rispetto allo stesso periodo del 2021; va tuttavia segnalato che l’indice dei prezzi sui mercati esteri per l’industria dei prodotti in carta è cresciuto del 17,7% tendenziale nel primo trimestre del 2022. Il settore, tra i più energivori, è stato interessato anche dall’indisponibilità e dalla volatilità dei prezzi della materia prima, sotto la spinta della maggior richiesta di imballaggi in cartone, in sostituzione di quelli in plastica. In crescita le vendite verso Germania (+36,1%), Francia (+13,9%) e Spagna (+30,5%), mentre calano Grecia (-48,3%) e Turchia (-52,4%); raddoppio dei flussi verso Regno Unito e Stati Uniti.

Il distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo conferma gli stessi valori del primo trimestre del 2021 (+1,4%), ma si assesta su livelli superiori di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le Calzature di Fermo, primo distretto per export della regione con oltre 400 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, nonostante l’ottimo recupero (+22,6%) è ancora sotto del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. In contrazione soprattutto il mercato russo, che assorbe circa l’8% del totale esportazioni del distretto e cala del -35,2% tendenziale (-46,7% rispetto allo stesso periodo del 2019); in crescita invece le vendite verso Germania (+17,5% tendenziale, ma è ancora sotto del 6,9% rispetto al 2019), Francia (che realizza un +7,8% rispetto al primo trimestre del 2021 e +2,8% sul 2019) e Stati Uniti (con progressi rispettivamente del +62,3% e +19%).

Stessa dinamica per l’Abbigliamento marchigiano, che cresce del 22,1% rispetto al primo trimestre del 2021 (-8,9% sul 2019): i cali tendenziali verso il mercato francese (-24,4%) e russo (-14,7%, che qui pesa per il 7%) sono più che compensati dai progressi verso Germania (+31%), Stati Uniti (+123%) e Regno Unito (+146%).

Per la Pelletteria di Tolentino (+39,8% vs. primo trimestre del 2021; -17,1% vs. 2019) si realizzano crescite diffuse verso tutte le principali destinazioni; spicca in particolare il mercato cinese, che triplica i valori rispetto allo stesso periodo del 2021.

L’unico distretto a fare ancora meglio, tanto da recuperare anche i livelli pre-pandemia, è il Jeans valley di Montefeltro, che con uno sprint di oltre il 50% supera i livelli del 2019 del 9,1%, grazie soprattutto al forte balzo delle vendite verso la Francia, che passa da 2,3 milioni nel primo trimestre del 2021 a oltre 7,7 milioni nello stesso periodo del 2022.

Buono l’andamento dell’export distrettuale sui mercati maturi (+18,5%), grazie al contributo della Francia, prima destinazione commerciale nel 2021 (+14,3%), della Germania, che uguaglia la Francia per flussi nel primo trimestre del 2022 (+17,1%) e degli Stati Uniti (+17,3%), mercato dove il dollaro forte sta rendendo più convenienti i prodotti Made in Italy a beneficio soprattutto dei distretti del sistema moda.
Crescono anche le vendite verso le economie emergenti (+16,3%), che pesano circa il 40% sul totale dell’export distrettuale marchigiano, grazie soprattutto al balzo delle vendite in Cina (+50,3%).

Andrea Brunori


Intesa Sanpaolo

Media Banca dei Territori e Media Locali