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Bollette sempre meno comprensibili

Questo il monito di Segugio.it e SOStariffe.it che spiegano come leggerle e propongono modifiche per renderle semplici

  • Il Mercato Libero chiude il 2022 confermando la maggior parte delle tariffe di tipo “indicizzato” rispetto al prezzo dell’energia all’ingrosso (PUN per la luce e PSV per il gas), anche se alcuni fornitori hanno ripreso a proporre tariffe a prezzo bloccato.
  • Il confronto tra Mercato Libero e Maggior Tutela continua a favorire le tariffe del Libero. Per la luce, a causa del meccanismo di aggiornamento trimestrale previsto per la Tutela, attualmente le migliori tariffe del Libero offrono un risparmio del 30% sul prezzo al kWh dell’energia. Anche per il gas c’è un margine risparmio per i consumatori che optano per le tariffe più convenienti.
  • Le bollette luce e gas sono quasi incomprensibili per i non addetti ai lavori, nascondendo informazioni chiave come il prezzo dell’energia e la sua variazione nel tempo.
  • Proposta di Segugio.it e SOStariffe.it per rendere più trasparenti le bollette di luce e gas: un box riepilogativo standardizzato con pochi ma fondamentali dati per consentire ai consumatori di ottenere tutte le informazioni sulla tariffa attiva con una veloce lettura della fattura. 

1.Nuovi incrementi dei costi

Dopo il picco estivo, i prezzi di energia e gas all’ingrosso sono tornati in contrazione in autunno, anche grazie al clima mite, e si sono riassestati sugli stessi valori di ottobre-novembre 2021, quando la crisi ucraina era lontana ma i prezzi erano già quadruplicati rispetto agli anni precedenti per ragioni di domanda e offerta. Oggi, con il primo vero freddo soprattutto al nord, stiamo assistendo a un nuovo rialzo, soprattutto sull’energia elettrica dove il Prezzo Unico Nazionale torna oltre i 35 centesimi al kilowattora.

In questo contesto l’Osservatorio Tariffe di Segugio.it e SOStariffe.it evidenzia che il Mercato Libero si conferma più vantaggioso rispetto all’offerta di Tutela. Infatti, le migliori tariffe indicizzate ci forniscono oggi energia al prezzo all’ingrosso più un ricarico minimo intorno a 35 €cent al kilowattora. Molto meglio del Tutelato che ha bloccato il prezzo sopra 50 centesimi per tutto il trimestre, fino al 31/12. Quindi in dicembre con la migliore offerta del Libero si risparmia il 30% su ogni kilowattora.

Nonostante la maggior parte delle offerte sia indicizzata, sia per l’energia che per il gas, a fine 2022 si registra un “ritorno” delle tariffe a prezzo bloccato con condizioni tariffarie competitive. Questo tipo di offerte, in questo momento, è molto interessante in quanto permette ai consumatori di gestire il rischio: si paga un po’ di più oggi, potenzialmente pagando molto meno tra qualche mese se aumenteranno nuovamente i prezzi. Per minimizzare la spesa nell’immediato conviene ancora puntare sulle tariffe indicizzate mentre per proteggersi dai rincari futuri le soluzioni a prezzo bloccato tornano ad essere vantaggiose.

Sul Gas la tariffa della Tutela è diventata più competitiva dopo che ARERA ne ha cambiato la struttura: da ottobre compreso l’offerta è variabile con un prezzo mensile agganciato al prezzo del gas all’ingrosso, che si è normalizzato intorno a 1€ al metro cubo. Il Mercato Libero rimane leggermente più competitivo (circa 5% di risparmio) con la tariffa più bassa sul mercato.
2. Bollette: sempre più alte, sempre meno chiare.

Quando si parla di spese ricorrenti, tutti i consumatori sono abituati alla chiarezza dei canoni mensili per le offerte fibra, dei premi annuali per le RC auto e alle rate mensili e ai TAN per mutui e prestiti.

Luce e gas sono rimasti gli unici mercati dove – se non siamo addetti ai lavori – facciamo molta fatica (e forse oggi non riusciamo affatto) a capire quanto stiamo pagando e quali siano le reali condizioni commerciali che il nostro fornitore ci sta riservando.

Segugio.it e SOStariffe.it hanno tentato di fare chiarezza: i parametri su cui i consumatori possono intervenire per ridurre la spesa sono solo due. Per valutare la convenienza di un’offerta è necessario conoscere il costo fisso della fornitura, indipendente dal consumo ed espresso su base mensile o annuale, e il costo unitario dell’energia, espresso in €/kWh per l’energia elettrica e €/Smc per il gas.

È necessario, per avere un’idea chiara sulle caratteristiche della tariffa, conoscere il modo in cui variano questi due fattori nel tempo. In particolare, è il costo dell’energia ad essere un elemento potenzialmente molto variabile. Per le tariffe indicizzate, infatti, l’aggiornamento è mensile. Per le tariffe a prezzo bloccato dipende, invece, dalla durata del periodo promozionale.

Da sempre le bollette sono poco chiare e tutte diverse tra loro, ma almeno fino all’anno scorso molte erano a prezzo fisso: dovevamo “solo” cercare di dedurre in fattura il prezzo al kilowattora o al metro cubo di gas. Oggi con la diffusione massiva di tariffe a prezzo indicizzato, una struttura già di base complicata diventa quasi inaccessibile portandoci a un’asimmetria informativa unica nel suo genere proprio nel servizio più diffuso e più in crisi, quello di luce e gas.

3. Poche informazioni chiave in prima pagina: la proposta

Dopo aver analizzato la struttura di tutte le offerte, Segugio.it e SOStariffe.it propongono la bolletta ideale.

Basterebbe che tutti i fornitori mostrassero un box riassuntivo standardizzato nella prima pagina, ben visibile da tutti i consumatori, che includa quattro elementi principali: i) il tipo di tariffa, fissa o variabile, ii) le componenti del costo (i.e., l’indice nel caso di prezzo variabile, o la data di scadenza nel caso di fisso), iii) il costo al consumo e iv) i costi fissi di abbonamento.

Con questi piccoli accorgimenti finalmente la bolletta di luce e gas sarebbe comprensibile!

“E’ abbastanza paradossale che proprio i prodotti più diffusi in assoluto e che hanno subito i rincari peggiori per i consumatori abbiano la bolletta meno comprensibile – commenta Paolo Benazzi, responsabile utilities di Segugio.it e SOStariffe.it – Molte famiglie oggi potrebbero trovarsi nella condizione di non capire il prezzo che stanno pagando proprio sulla voce di spesa più alta del bilancio familiare. In questo scenario sarebbe davvero importante, finalmente, schematizzare le tre informazioni chiave nella prima pagina di ogni bolletta, in modo standard per tutti i fornitori. All’inizio di ogni bolletta dovremmo sempre poter trovare, a colpo d’occhio, quanto paghiamo per quanto consumiamo, se il nostro prezzo sia fisso o variabile, e quanto paghiamo di abbonamento mensile del servizio a prescindere dai consumi.”