Questa settimana si celebra l’«European Climate Investing Week» ed in questa occasione Ener2Crowd.com, la prima ed unica piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, lancia l’allarme sui possibili 500 milioni di profughi ambientali e sul preoccupante fenomeno ancora in crescita del greenwashing.
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), oggi nel mondo una persona su 78 è sfollata ed in 3 casi su 4 si tratta di persone costrette ad emigrare proprio a causa dei cambiamenti climatici, con una percentuale raddoppiata rispetto a 10 anni fa: in totale abbiamo già raggiunto il preoccupante numero di 100 milioni di profughi ambientali.
«Il rischio è quello di ritrovarsi —tra sfollati interni e rifugiati in altri Paesi— con 500 milioni di profughi per ogni grado in più sulla Terra» avvertono gli analisti di Ener2Crowd.com. Una stima realistica, considerando che già lo scorso anno si è avuto globalmente il 40% di piogge in meno rispetto alla media degli ultimi 30 anni.
Insomma vi è un serio pericolo che questa situazione si stabilizzi e diventi il “new normal”, portando ad un drammatico aumento della siccità ed all’incremento del livello dei mari con la conseguente infiltrazione di acqua salata nell’entroterra e la compromissione della fertilità del terreno.
«La crisi climatica è sempre più chiara»: è questo il messaggio di Ener2Crowd.com in occasione della Settimana Europea degli Investimenti per il Clima che è diventata il suo “flagship event”. Ma la piattaforma punta il dito anche sul dilagante fenomeno del greenwashing: «oltre il 49 per cento degli investimenti verde scuro finisce in aziende grigie, che non presentano caratteristiche di sostenibilità» osservano gli analisti di Ener2Crowd.com.
Così il denaro della Green Economy sovente va a finanziare società petrolifere, compagnie aeree e giganti del carbone, con cifre da capogiro: 4.000 miliardi di dollari di patrimonio amministrato dai fondi “Article 8”. E per quanto riguarda poi i fondi “verde scuro” (Article 9), meno del 5% di essi soddisfa il requisito di sostenibilità al 100% domandato dall’Ue.
«Noi vogliamo combattere contro l’ecologismo di facciata e diffondere invece una vera sensibilità nei confronti del cambiamento climatico, aumentando la partecipazione dei popoli a strumenti di investimento e di risparmio il cui scopo sia quello di accelerare la transizione energetica e condividendone i derivanti benefici economici» sottolinea Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.
«L’obiettivo più immediato e tangibile è ora quello di far confluire durante questa settimana un milione di euro a favore della decarbonizzazione e di iniziative di protezione degli ecosistemi e di interazione sostenibile uomo-natura» puntualizza Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd che in questa occasione si impegna a moltiplicare gli impatti ambientali positivi riconducibili agli investimenti che le persone effettueranno fino al 5 marzo.
In concomitanza poi con lo Sciopero Generale per il Clima di venerdì 3 marzo, il team di Ener2Crowd scenderà in piazza insieme ai Fridays For Future e sarà in prima linea nella creazione e nella pubblicazione di contenuti sulla manifestazione —prima, durante e dopo l’evento— nonché sul tema dell’attivismo climatico, la sua storia, i suoi protagonisti più famosi, il vademecum per essere più “attivi” e perfino un quiz per scoprire quanto si è ambientalisti.
Per tutta questa settimana, per ciascuno degli investimenti effettuati Ener2Crowd.com raddoppierà il numero di alberi piantumati nel Bosco dell’Energia e donerà il 10% dei proventi a favore dei programmi di riforestazione ad impatto sociale condotti insieme al partner ZeroCO2. |