L’urban art internazionale “ridisegna” Osimo
Work in progress dell’opera che in questi giorni il duo StenLex sta ultimando nella facciata dell’officina Graciotti Gomme in Piazza Rosselli, nella città di Osimo (AN) con la tecnica Stencil Poster che li ha resi celebri in tutto il mondo.
La loro ricerca spazia dall’incisione classica fino alle tecniche di stampa odierne: vedono lo stencil come tecnica incisoria contemporanea. Sten e Lex realizzano stencil ritagliati su carta ed incollati sui muri. Dopo aver utilizzato per anni come media sia lo stencil che il poster il duo elabora un processo che chiama Stencil Poster. Il processo consiste nell’affissione in strada, di un manifesto stampato. Il poster viene ritagliato a mano sul muro stesso sul quale è applicato, la matrice di carta una volta ritagliata, viene dipinta di nero ed infine distrutta per dare spazio all’opera finale. Il concetto alla base di questo processo è che gli agenti atmosferici, la pioggia ed il vento distruggano lentamente nel tempo la matrice svelando l’opera finale man mano che la matrice si dissolve. Il significato essenziale dello stencil che viene considerato una tecnica per riprodurre una stessa immagine più volte, viene così portato al paradosso in quanto distruggendo la matrice, parte anch’essa dell’opera, viene meno la sua riproducibilità. Il processo di creazione, il medium, diventa, nelle opere di Sten Lex, l’opera stessa.
L’opera del duo è inclusa nella principale esposizione italiana di Urban Art di scena, sino al prossimo 8 ottobre nella città di Osimo. Oltre 20 artisti e 70 opere in esposizione nel piano nobile del settecentesco Palazzo Gallo. Curata da Monica Caputo e Gian Guido Grassi e realizzata con il patrocinio di Palazzo Blu di Pisa.
Il percorso espositivo racconta le varie declinazioni dell’arte urbana, attraverso quattro focus monografici e una sezione storica, partendo dall’anima più ribelle e sociale propria dei Graffiti fino a quella monumentale propria delle manifestazioni istituzionali più recenti. La prima sala ospita il Gruppo OK (108, Alfano, Aris, Dem, Dr Pira e Mr Mondo), una delle crew di Graffiti maggiormente rivoluzionarie della scena italiana, i cui esponenti furono tra i primi ad abbandonare la componente alfabetica del Writing per addentrarsi in nuove ricerche a fine anni ’90. La seconda sezione è “storica”. E’ una rassegna collettiva degli artisti Joys, Basik e Run, M City, 2501, che individuano rispettivamente quattro differenti filoni: l’analisi sul Lettering e il Post Graffiti, la Street Art, il neo muralismo figurativo e astrattista. Le sculture di Etnik, Muz e Peeta mostrano come questa modalità espressiva non si limiti a una dimensione pittorica. L’ala conclusiva di questo coinvolgente iter storico riguarda Zamoc, Allegra Corbo, Moneyless e Twoone, ovvero artisti che hanno interagito con lo spazio pubblico di Osimo realizzando opere d’arte urbana. Con i loro lavori, su legno combusto, tessuto, lavagna o light box, ci aiutano a comprendere la transmedialità di una ricerca che si arricchisce grazie alla varietà dei contesti operativi attraversati. Le tre sale monografiche finali introducono altrettanti colossi dell’arte urbana italiana. Dal già citato duo StenLex ad Eron, artista riminese, indiscusso maestro della “Spray Art”, abile a guidarci in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio ed Ericailcane visionario inventore di personaggi fantastici e animali antropomorfi con le sue scene rapite da una versione contemporanea delle favole di Esopo o dalla Batracomiomachia. Uscendo dall’imponente dimora del XVIII secolo, sede dell’intera traiettoria espositiva, nell’adrone monumentale incontriamo “Donna forma”, un’installazione di Giorgio Bartocci che rende omaggio alla figura femminile. Le espressioni artistiche presenti nella mostra si riflettono nelle opere d’arte urbana contemporanea realizzate appositamente per la città di Osimo: dal mercato coperto pubblico alla hall di ingresso della funiculare che porta al centro della città, dalle facciate di un capannone industriale agli interni di una casa di riposo, fino alle bacheche in ferro battuto che accolgono una “Street Gallery” con opere Poster Art del collettivo artistico La Fulmine. L’evento, con la direzione artistica di PopUp Studio, è promosso dall’Associazione MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee di Osimo e realizzato in partnership con il Comune di Osimo e con l’IIS Laeng-Meucci di Osimo e Castelfidardo, con il contributo della Regione Marche e con il sostegno di Asso e Osimo Servizi. L’organizzazione ringrazia la famiglia proprietaria di Palazzo Gallo per la concessione degli spazi.