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Cosa c’è da proteggere in un mare come il nostro?

La ricchezza ed il valore della sua biodiversità saranno spiegate in un incontro pubblico
con una relatrice di eccezione promosso dai Promotori del Parco Marino del Piceno
Cosa c’è da proteggere in un mare come il nostro?
Questa è la domanda che i promotori del Parco Marino del Piceno sentono spesso rivolgersi dalle
persone che vivono questo territorio. Infatti nell’immaginario collettivo la necessità della
protezione dell’ecosistema marino è erroneamente collegata alla particolare suggestione estetica
dei luoghi, dei fondali e delle specie. Premesso che il nostro mare, se andiamo a conoscerlo ci
offre anche suggestioni inaspettate, in realtà il valore della sua biodiversità e l’assoluta necessità
di proteggerla sono legate alla sua importanza per la nostra vita, per la nostra salute e per la
prosperità futura delle attività legate alla pesca ed al turismo che si svolgono grazie al suo
equilibrio.
Domenica 21 Aprile alle 17,30 alla sala Kursaal di Grottammare avremo una straordinaria
opportunità di conoscere la ricchezza, la fragilità e l’importanza del nostro ecosistema marino. A
spiegarcele sarà la professoressa Emanuela Fanelli, biologa ed eccezionale comunicatrice,
docente di biologia della pesca dell’Università Politecnica delle Marche
Si tratta del primo di una serie di incontri patrocinati dai Comuni di Grottammare e di San
Benedetto del Tronto che proseguirà tra due settimane presso il Museo del Mare.
Un’occasione quindi da non perdere per essere cittadine e cittadini consapevoli e attivi per la
salvaguardia della qualità ambientale e socio economica delle nostre realtà locali.
Al termine dell’incontro sarà offerto ai presenti un aperitivo grazie ai pescatori del villaggio di
Grottammare e delle cantine locali.

Il portavoce dell’associazione
Massimo RossiCosa c’è da proteggere in un mare come il nostro?