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Europa matrigna? l’affluenza ai minimi storici!

A forza di gridare “al lupo”, ” al lupo”  infine il lupo è arrivato. Così dopo aver a lungo demonizzato l’Europa, senza riconoscerne in maniera coerente anche i meriti, l’elettorato si è forse convinto della inutilità del voro o forse di esprimere la più dura protesta non andando a votare.

Infatti se è vero come è vero il calo sensibile delle percentuali dei votanti, forse non superiore al 30%, i sovranisti e tutti quelli che hanno goduto del ruolo dell’Europa, pur sparando a palle incatenate un giorno si e l’altro pure contro l’istituzione, hanno raggiunto in parte il loro scopo. Solo in parte perché il non voro penalizza forse in misura maggiore proprio quanti volevano dare una spallata all’istituzione europea, convinti che con meno Europa si starebbe meglio, molto meglio senza l’euro e senza un mercato economico con pochi eguali al mondo.

Purtroppo vanno così le cose quando schiere di politici senza cultura e senza conoscenza della storia si affaticano ad far strame di un’Europa si criticabile, si debole, si incapace di darsi regole utili ad una migliore gestione dei dossier, di gestire solidalmente in comune non solo la politica monetaria, comunque un gran cosa, senza quella saremmo da tempo agli stracci, ma soprattutto rendere efficace e solida l’Unione, come avrebbero voluto con lungimiranza i padri fondatori.

Se un errore può esserci stato è stato quello di aver ammesso nell’unione Paesi con troppa rapidità senza averne verificato il grado di europeismo delle loro elite politiche, così innestando nel tronco dell’Unione un tarlo, quello sovranista pericoloso oggi e drammaticamente esplosivo domani, quando gli egoismi e i rigurgiti “medioevali” torneranno a farsi sentire prepotentemente.

Spesso dall’essere troppo vicini alla catastrofe può far nascere la consapevolezza e l’esigenza di un nuovo deal, questo è l’auspicio per il dopo 8-9 giugno, con la speranza che un Europa di pace, come le è stata per oltre 70 anni, non si trasformi in breve in uno scenario da incubo, in particolare per le nuove generazioni.

Ares