slider

GRIDO D’ALLARME DEGLI APICOLTORI DELLE MARCHE A RISCHIO LE PRODUZIONI DI MIELE E LA SOPRAVVIVENZA DELLE API

Gli apicoltori delle Marche lanciano un nuovo grido di allarme per la crisi del settore a causa del clima di questi
mesi. L’instabilità del meteo sta mettendo a dura prova le aziende apistiche che negli ultimi quattro anni
vedono compromessi i raccolti con una produzione ai minimi storici.
“La situazione è pressoché disastrosa – sottolineano i quattro presidenti dei Consorzi apistici delle Marche
(Frederic Oliva, Giovanni Zucconi, Alvaro Caramanti, Sergio Cocciarini) – le produzioni sono al collasso,
completamente azzerate quelle primaverili e di acacia con una perdita che va dal 90 al 95% così come per il
coriandolo e il tiglio che sfiora il 70%”.
Sono cifre allarmanti quelle rese note dai Consorzi: se lo scorso anno il danno derivante da mancata
produzione, soltanto per il miele di acacia, si aggirava intorno ai 3,7 ml di euro, quest’anno il rischio è che
possa addirittura salire in maniera vertiginosa con conseguenze disastrose per le aziende apistiche
marchigiane. Considerando che i costi per 1 kg di miele prodotto in Italia supera i 4 euro, in un mercato in cui
viene importato miele adulterato, in particolare dalla Cina, a 1,70 euro, gli apicoltori marchigiani fanno fronte
comune e chiedono un tavolo di crisi alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità
alimentare.
“Non ci sono più i margini per lavorare – affermano i presidenti dei consorzi – la situazione si ripete
ciclicamente anno dopo anno senza tregua. Le temperature, a causa dei cambiamenti climatici, si alzano
improvvisamente per poi crollare in modo brusco, determinando il collasso delle produzioni in modo
prolungato mentre le spese aziendali subiscono aumenti senza precedenti”.
Oltre a produzioni azzerate, le preoccupazioni degli apicoltori sono causate dall’aumento dei costi aziendali e
di gestione per le nutrizioni di emergenza senza le quali le api morirebbero di fame. In particolare, la spesa per
acquistare le alimentazioni di soccorso, ormai fondamentali, è aumentata ed è interamente a carico degli
apicoltori.
“Ci rivolgiamo alla Regione Marche e al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare – continuano i
quattro presidenti affinché possano intervenire con urgenza per sostenere e non far morire le aziende, che
ogni giorno affrontano spese importanti, da quelle per gli investimenti ai costi del personale dipendente, senza
vedere da ormai diversi anni il risultato dei loro sacrifici, in un settore che opera, prima di tutto, a tutela
dell’ambiente”.

I quattro consorzi apistici delle Marche, riuniti sotto il marchio ‘Marche di Miele’, impegnati a tutelare l’identità
del miele delle Marche, anche con l’approvazione della direttiva breakfast in Parlamento europeo, per la quale
hanno contribuito attivamente, rischiano di vanificare il lavoro di questi anni: “Un grande risultato che salva
l’identità territoriale a favore degli apicoltori che da anni si impegnano per la tutela del prodotto made in

Marche, ma che deve andare di pari passo al sostegno pubblico alle aziende in un momento di grande crisi” –
concludono i quattro presidenti dei Consorzi apistici marchigiani.