Pesaro-Urbino

Cosa c’è Dop a Colli al Metauro

Con Pesaro 2024 e Food Brand Marche, alla scoperta del nostro capitale gastronomico, degustazioni
guidata a Colli al Metauro, culla della Caciotta di Urbino, della Pera di Serrungarina e terre dell’olio di
Cartoceto.
Martedì 2 luglio, alle 18.30 a Frescheria di Monte a Montemaggiore al Metauro conduce Valentina
Marchetti – Info 3930677889
Giovedì 4 luglio, alle 18 al Bar dello Sport a Tavernelle con il sommelier e gastronomo Otello Renzi –
Info 0721896156
Venerdì 5 luglio alle 12.30 a Il Boolla a Calcinelli con il sommelier Raffaele Papi – Info 3930677889
È la geografia e la storia che hanno dettato il toponimo “Colli al Metauro” ai comuni di Serrungarina,
Montemaggiore e Saltara quando hanno scelto di unirsi nel 2017. Il più lungo fiume delle Marche ha
plasmato il loro territorio teatro di guerre antiche, come la guerra punica del 207 a.C. dove il
cartaginese Asdrubale Barca fu decapitato, e moderne con la linea gotica e compagnie di ventura e
briganti eretto i suoi borghi. Storie belle all’origine sicuramente di racconti pieni di brividi che rendono
ancora più misterioso e magico questo comprensorio. Come il cippo di pietra commemorativo sotto un
vecchio cipresso vicino al fiume dove si aggira un cupo fantasma od ancora la misteriosa cripta della Villa
del Balì, il polo museale dedicato alla scienza, al centro del romanzo di Massimo Agostini “La dimora dei
saggi”.
Oggi, gli abitanti dei tre paesi hanno scelto di chiamarsi Metaurensi e sono tra i migliori ambasciatori
delle Marche al plurale. Vessilli di paesi saliti in cima al loro campanile che hanno unito forze ed intenti
magnificando il patrimonio storico, monumentale e culturale di ogni singola comunità.
Ed è qui che “Cosa c’è Dop” fa tappa. In tre locali che fanno parte dei “100” che promuovono la cultura e
l'enogastronomia del territorio. Oltre a offrire la selezione del miglior prodotti della provincia,
contribuiscono a promuovere le iniziative in programma per Pesaro capitale della cultura 2024,
diventando i punti informativi.
Un movimento di aggregazione, di racconti del presente e di memoria del passato che, presto di mattina
fino a tarda sera, alimentano “in tazza piccola” e “grandi piatti” la bella storia di una comunità. Una rete
che mette in primo piano i veri luoghi “caldi” della comunicazione, dell’incontro e dello scambio di
informazioni su cosa accade durante la “Settimana da Capitale” del loro Comune.