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Soddisfazione del WWF Marche per i rinvii a giudizio degli imputati nel processo per il disastro ambientale causato dalla Raffineria API di Falconara

Soddisfazione del WWF Marche per i rinvii a giudizio disposti dal GUP di Ancona, Dott.ssa De
Palma, all’esito dell’udienza preliminare del 22 luglio, per gli imputati del processo contro i vertici di
API di Falconara, per accuse che vanno dal disastro ambientale, gestione illecita di rifiuti speciali,
lesioni colpose, rivelazione di segreto d’ufficio, istigazione alla corruzione e abuso d’ufficio.
Il WWF Italia è parte civile con l’avvocato Tommaso Rossi di Ancona, in quanto, come risulta dalla
lettura dei capi di imputazione e dalle numerose indagini compiute, sarebbe stato causata una grave e
irreversibile compromissione delle acque, dell’aria, e di estese porzioni di suolo e sottosuolo, con
effetti perduranti a tutt’oggi per l’uomo e per l’ambiente.
In particolare sarebbero state compromesse e gravemente contaminate da idrocarburi le acque
superficiali, e mediante scarico delle acque degli impianti in mare Adriatico, trasferendo il MTBE
(additivo del benzene gravemente contaminante) e altri metalli, cloruri, benzene e idrocarburi
all’interno dalle matrici ambientali interessate (acque sotterranee, acque superficiali, terreni, acque
reflue delle raffineria) all’intero ecosistema, dove persiste fino ad entrare nella catena alimentare.
“Siamo molto soddisfatti perché sono state riconosciute dal GUP le ragioni da sempre portate
avanti dal WWF e dalle altre associazioni e dai tanti privati cittadini che si sono costituiti parte
civile in questo processo storico e importantissimo che ricostruisce anni di esalazioni dalla
Raffineria Api di Falconara”- afferma l’avvocato Tommaso Rossi, delegato regionale del WWF
Italia nonché difensore di parte civile dell’associazione- “i reati attribuiti agli imputati, ed in
particolare quello di disastro ambientale, contestato per la prima volta nella Regione Marche,
sono gravissimi e il processo contribuirà a ricostruire le responsabilità. Purtroppo non riporterà
acque e suolo e aria allo stato precedente alla contaminazione, ma almeno per il futuro ci
auguriamo segnerà uno spartiacque nella maggiore attenzione nel rispetto delle regole a tutela
dell’ambiente e delle future generazioni.