Elettrodomestico: si va verso il terzo anno di crisi di mercato
Non accennano a migliorare le condizioni del settore dell’elettrodomestico: anche
nell’ultimo trimestre del 2024 non sembra ci si trovi davanti ad una ripresa delle
vendite: aumenta solo l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia ordinari che
straordinari, ai quali sta facendo ricorso anche l’Electrolux, con cui è
programmato un incontro nazionale l’8 di ottobre per l’accordo sulla solidarietà
(CDS). Si sta andando verso il terzo anno di contrazione strutturale dei
mercati per l’intero settore e questa cosa è drammatica. Una crisi di questa
portata non ha precedenti negli ultimi decenni.
C’è il rischio di collasso dell’intero settore su cui si basa l’intero comparto
industriale del fabrianese: contrazione della domanda, aumento dei costi, crollo
delle marginalità, rischiano di portare le imprese a mettere in campo azioni molto
pesanti. In questo contesto la riorganizzazione della multinazionale Beko Europe
deve essere assolutamente accompagnata dal tavolo ministeriale di cui ancora non
abbiamo la convocazione. Dopo l’incontro della scorsa settimana con la Regione
Marche e la sindaca di Fabriano, è stata inviata una nuova richiesta di incontro al
ministero ma il tavolo che era stato promesso per il mese di settembre, non è stato
ancora convocato.
La Fiom di Ancona ritiene irrimandabile l’apertura di questo confronto nel quale il
Governo deve dire quelle che sono le proprie prospettive industriali per il
mantenimento degli asset strategici in Italia, tra cui l’elettrodomestico, e come
intende accompagnare la transizione di questa multinazionale le cui prime azioni
non hanno assolutamente tenuto conto dell’occupazione e della salvaguardia delle
fabbriche europee.
Mantenimento degli impegni presi, progettualità di medio e lungo periodo dentro
una strategia industriale, con il fine di mettere le imprese, e la Beko in maniera
particolare, nelle condizioni di continuare a lavorare in Italia, a valorizzare il
nostro patrimonio industriale, anziché disperdere competenze, depredare marchi e
chiudere fabbriche.
Segreteria FIOM Ancona