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Ultima ora: attivista PETA libera palloncini dentro chiesa simbolica, esortando Papa Francesco a denunciare le crudeli corride

Roma – Pochi istanti fa, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi, il santo patrono degli animali della Chiesa Cattolica, una sostenitrice della PETA è entrata nella chiesa di San Francesco a Ripa e ha rilasciato dei palloncini ad elio sul soffitto a volta, con il messaggio “Onora San Francesco: Condanna la Corrida”. San Francesco risiedeva in quel luogo durante le sue visite a Papa Innocenzo III a Roma nel XIII secolo. Un video dell’azione è disponibile qui.
Foto sono disponibili qui. Credit: Matteo Minnella
“Le benedizioni dei sacerdoti ai toreri, che infliggono agonia ai tori terrorizzati prima di ucciderli violentemente, vanno contro gli insegnamenti di San Francesco secondo cui, sotto Dio, tutti gli animali sono fratelli e sorelle”, afferma la vicepresidente della PETA Mimi Bekhechi. “La PETA chiede a Papa Francesco di essere all’altezza del suo omonimo, denunciando la corrida e ponendo fine alla vergognosa affiliazione della Chiesa a questi spettacoli empi”.
Ogni anno, in tutto il mondo, decine di migliaia di tori vengono tormentati e massacrati nelle feste con corride, molte delle quali si tengono in onore di santi cattolici. Durante questi eventi, gli aggressori a cavallo conficcano le lance nella schiena di un toro prima che altri gli conficchino le banderillas nella parte superiore del dorso, infliggendogli un dolore acuto ogni volta che gira la testa e compromettendo la sua gamma di movimento. Alla fine, quando il toro diventa debole per la perdita di sangue, entra in scena un matador e tenta di ucciderlo conficcandogli una spada nei polmoni o, se non ci riesce, tagliandogli il midollo spinale con un coltello. Il toro può essere paralizzato ma ancora cosciente mentre il torero gli taglia le orecchie o la coda come trofeo e il suo corpo vilipeso viene trascinato fuori dall’arena.
Papa Francesco ha scritto nella sua enciclica Laudato si’, “Ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è ‘contrario alla dignità umana'”, e già nel XVI secolo Papa Pio V, che nel frattempo è stato canonizzato, aveva vietato le corride che descriveva come “spettacoli crudeli e vili del diavolo e non dell’uomo” e contrari alla “pietà e alla carità cristiana”. Il paragrafo #2418 del Catechismo della Chiesa Cattolica afferma chiaramente che gli esseri umani non dovrebbero “causare inutilmente la sofferenza o la morte degli animali”, eppure i preti cattolici spesso officiano cerimonie religiose nelle arene e assistono i toreri nelle cappelle delle arene. Alcuni persino aggrediscono i tori nelle arene mentre indossano la tonaca.
La PETA, il cui motto recita, in parte, che “gli animali non sono nostri per essere usati per l’intrattenimento o per abusarne in alcun modo”, si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per maggiori informazioni, si prega di visitare PETA.org.uk o segui il gruppo su FacebookXTikTok o Instagram.