Intesa Sanpaolo: presentato insieme a Prometeia il Rapporto Analisi dei Settori Industriali* Ottobre 2024
Il prossimo biennio vedrà un ritorno alla crescita del manifatturiero italiano. I riflessi positivi del rientro
dell’inflazione (e dei tassi d’interesse) sulle condizioni di domanda, interna e internazionale,
consentiranno al fatturato di riposizionarsi su un tasso di crescita medio annuo dell’1,1%, a prezzi
costanti, recuperando il calo atteso per il 2024 (-0,9%).
• Gli scambi commerciali dovrebbero rafforzarsi nel 2025-26, pur in un contesto internazionale denso di
rischi e di incertezze, legate anche agli esiti di importanti cicli elettorali. Grazie a un’offerta specializzata
nell’alto di gamma e in nicchie a elevato valore aggiunto, le esportazioni italiane di beni manufatti
potranno crescere a un tasso (medio annuo) superiore al 2%, a prezzi costanti, e il saldo commerciale
potrà superare la soglia dei 124 miliardi di euro nel 2026.
• Il mercato interno, frenato nel 2024 da una forte incertezza, beneficerà di una ripresa dei consumi, grazie
anche all’evoluzione favorevole dell’occupazione e ai rinnovi contrattuali. Riprenderanno slancio anche
gli investimenti, grazie al supporto di Transizione 5.0 e all’accelerazione attesa nell’implementazione del
PNRR.
• Determinanti saranno anche le buone condizioni di autofinanziamento che caratterizzano il nostro
manifatturiero. L’industria italiana ha infatti chiuso il 2023 con ottimi risultati di bilancio. L’Ebitda margin
si è attestato sull’11,1%, superando i livelli già elevati del 2022, e la quota di imprese ad alta redditività (Roi
superiore al 10%) è salita al 46% (dal 32% del 2020), riflesso di miglioramenti diffusi tra settori e classi
dimensionali. Le analisi evidenziano, inoltre, come le imprese top performer per marginalità nell’intero
quadriennio 2019-23 abbiano beneficiato soprattutto dei processi di efficientamento energetico.
• Il ranking settoriale 2025-26 rifletterà la diversa capacità di competere sui mercati esteri e di offrire
prodotti in linea con la doppia transizione digitale e ambientale. A guidare la classifica sarà
l’Elettrotecnica (con un fatturato deflazionato in crescita del 3,3% medio annuo, secondo le nostre stime),
settore chiave per il processo di elettrificazione, davanti ai settori meno ciclici, come Largo consumo
(+2,7%), Farmaceutica (+2,6%) e Alimentare e bevande (+1,1%), già in crescita nel 2024. Meccanica
(+2,5%) ed Elettronica (+2,3%) sono attese recuperare slancio, dopo un 2024 caratterizzato da scarso
dinamismo.
• I produttori di beni intermedi beneficeranno di una ripresa degli ordini ma risentiranno, al contempo,
delle difficoltà dell’Automotive (alle prese con una difficile transizione) e del fisiologico rientro delle
costruzioni dai massimi raggiunti negli ultimi anni, che hanno favorito l’intera rete di fornitura. Un’analisi
eseguita sui dati di bilancio dei fornitori delle costruzioni dimostra, infatti, come l’essere inseriti in una
filiera così trainante dal punto di vista della domanda abbia portato, a parità di specializzazione produttiva
e di dimensioni aziendali, a una crescita dei margini decisamente più marcata nel quadriennio 2019-23.