Cosa c’è Dop a Lucrezia
Nel caso di Lucrezia, fidarsi dal toponimo conviene. Ci sono due versioni, ambedue della Pro Loco, che
testimoniano di ottima e felice ospitalità. La prima leggenda sostiene che Lucrezia deve il suo nome al
fatto che fu tappa forzata per Lucrezia Borgia e Giovanni Sforza, Signore di Pesaro, a seguito di un forte
temporale. Di ritorno dalle nozze celebrate a Roma il 12 giugno 1493, furono costretti a ripararsi nel
villaggio con tutta la loro corte. Ma quella che seduce davvero è la versione trasmessa di generazione in
generazione. Sostiene che deriverebbe da quello di una locandiera celebre verso la fine del Settecento o
agli inizi dell’Ottocento. Donna capace, ospitale, affascinante che dal richiamo “andiamo a bere qualcosa
dalla Lucrezia” desse il nome del paese. A parziale sostegno di questa ipotesi, è negli atti che, nel 1792,
in Consiglio si propose di fare un bando per la “privativa dell’alloggio e dar da mangiare o cucinare”
spettante a Cartoceto sulla Via Flaminia.
Intanto è qui che questa settimana Pesaro 2024 e Food Brand Marche, alla scoperta del nostro capitale
gastronomico, organizza una degustazione guidata a base di prodotti Dop curata dal sommelier e
gastronomo Otello Renzi.
Venerdì 15 novembre, alle ore 18, da “Dolce idea” – Info 3382982555
Locale che fa parte dei “100” che promuovono la cultura e l’enogastronomia del territorio. Oltre a offrire
la selezione dei migliori prodotti della provincia, contribuiscono a promuovere le iniziative in programma
per Pesaro capitale della cultura 2024, diventando i punti informativi.
Un movimento di aggregazione, di racconti del presente e di memoria del passato che, presto di mattina
fino a tarda sera, alimentano “in tazza piccola” e “grandi piatti” la bella storia di una comunità. Una rete
che mette in primo piano i veri luoghi “caldi” della comunicazione, dell’incontro e dello scambio di
informazioni su cosa accade durante la “Settimana da Capitale” del loro Comune.