Intesa Sanpaolo e ASSTRA: presentata la sesta edizione del Rapporto su “Le performance delle imprese di trasporto pubblico locale”
Diffusi a Bari i dati della tradizionale analisi, condotta da Intesa Sanpaolo e
ASSTRA, che fotografa lo stato economico e finanziario delle aziende di
trasporto e del settore
Bari, 13 novembre 2024 – È stata presentata oggi a Bari la sesta edizione del Rapporto Intesa
Sanpaolo – ASSTRA “Le performance delle imprese di trasporto pubblico locale”.
Di seguito gli aspetti salienti del rapporto:
Il valore della produzione delle aziende di TPL registra una accelerazione del 7,1% a
livello mediano nel 2022 e una crescita del 4,4% nel 2023. Il risultato è in parte anche
legato alla ripresa della domanda di mobilità. Nonostante le imprese di TPL risentano
ancora, a livello medio nazionale, di una riduzione strutturale di passeggeri rispetto al dato
pre-Covid, i dati mostrano una progressiva ripresa: nel 2022 i passeggeri trasportati sono
cresciuti del 31% rispetto al 2021, nel 2023 del 15% rispetto al 2022. Tuttavia, depurando i
dati dall’inflazione, il valore della produzione, rispetto al 2019, mostra una leggera flessione
del 2%.
Le previsioni per il biennio 2024-2025 indicano una crescita del valore della produzione,
che si attesterà intorno all’1% nel 2024 e al 2% nel 2025.
I margini risentono della accentuata dinamica dei costi energetici: il Margine Operativo
Lordo (MOL) a livello mediano si riduce al 4,2% del valore della produzione nel 2022
(rispetto al 5% del 2021), per poi salire al 6,1% nel 2023, quando le tensioni sui costi si
attutiscono.
Marcata accelerazione dei flussi di investimento: nel 2023 le aziende hanno investito il
17,6% del proprio fatturato a livello mediano.
I costi operativi registrano una crescita dell’1,3% rispetto al 2023 e si stima che avranno
un ulteriore crescita dell’1,1% nel 2025, rispetto al 2024: tale dinamica è sostenuta
dall’accelerazione del costo del lavoro e dall’aumento del costo per servizi, mentre la spesa
per materie prime/energia dovrebbe ridimensionarsi rispetto ai valori del 2023. Tali
dinamiche porteranno nel biennio di previsione (2024-2025) ad una crescita dei margini
lordi.
Punto di criticità evidenziato nello studio riguarda la timida crescita delle tariffe rispetto
all’inflazione, che ha registrato un aumento del 26% per il settore dei trasporti, mentre le
tariffe del TPL sono cresciute solo dell’11,1% dal 2016.
Il costo per vettura-km a livello mediano risulta pari a 3,7 euro nel 2023, stabile rispetto
al 2022 e in lieve aumento rispetto al 2021. Il costo per passeggero risente invece della
positiva performance registrata dalla domanda e si riduce a livello mediano da 3,6 euro a
2,9 euro.
Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA, dichiara: “Lo studio presentato oggi mostra come le
aziende stiano facendo, con grandi sforzi gestionali, la loro parte, dimostrando grandi capacità
di messa a terra degli investimenti. Abbiamo bisogno, tuttavia, di un contesto stabile e fertile
per continuare ad investire ed attrarre domanda di mobilità. Per evitare impatti negativi e
pesanti sulle imprese e di vanificare gli sforzi profusi è cruciale indicizzare il Fondo nazionale
trasporti all’inflazione, recuperando quella pregressa per almeno 800 milioni di euro annui, per
poter affrontare le sfide legate all’aumento generale dei costi di produzione, ed in particolare
per il rinnovo del CCNL di settore, e per portare a compimento e rafforzare i processi di
transizione energetica del settore.”
Laura Campanini, Responsabile Local Public Finance, Research Department Intesa
Sanpaolo dichiara: “L’analisi dei bilanci delle aziende evidenzia l’ulteriore accelerazione dei
flussi di investimento nel 2022 e nel 2023, frutto della crescente attenzione sia delle imprese sia
del policy maker verso un servizio che rappresenta una leva fondamentale per la sostenibilità
delle nostre città e per la diffusione di nuovi modelli di mobilità. Gli investimenti hanno
consentito di portare l’età media del parco mezzi a 10 anni, in sensibile miglioramento rispetto
al 2018. Ma la strada da fare è ancora tanta con riferimento sia al rinnovo flotte, in particolare
in alcuni territori, sia alla transizione energetica”.