Civitanovese – Rimini 2-2
RIMINI (4-2-3-1): Carezza (9′ st Azzolini), Versienti, Florio (1′ st Di Nicola), De Martino (1′ st Torelli),
Cacioli (1′ st Calori), Martinelli (28′ st Di Maio), Mazzocchi (1′ st Tedesco), Guastamacchia (1′ st Spinosa),
Kabine, Ricchiuti (1′ st Di Deo), Masini (1′ st Pera). A disposizione: Verdone. All. Marco Cari (in panchina
Stefano Furlan).
CIVITANOVESE (4-2-3-1): Silvestri (1′ st Geria), Ficola, Mioni (1′ st Di Pentima), Bigoni (27′ st Magini),
Morbiducci, Biagini, Shiba (35′ st Carlini), Massaccesi (9′ st Forgione), Amodeo (1′ st Margarita), Degano,
Pintori (1′ st Ruzzier). A disposizione: Zekiri, Passalacqua, Morresi. All. Antonio Mecomonaco.
ARBITRO: Luca Zani di Rimini (Fabrizio Enensini di Forlì – Francesco Migani di Forlì).
RETI: 1′ pt Guastamacchia, 26′ pt Pintori, 17′ st Tedesco, 26′ st Biagini.
NOTE: corner 0-6. Recupero 0’+0′. Spettatori 300 circa.
RIMINI – La Civitanovese divide la posta nel più che probante test-match del “Romeo Neri” disputato contro
il gemellato Rimini, indiscussa capolista del girone “E”.
Viste le numerose assenze in entrambi i fronti (Bensaja capitano della Rappresentativa di Serie D nella
prestigiosa Coppa Carnevale meglio conosciuta come Torneo di Viareggio, Aquino infortunato e Cossu in
permesso per motivi familiari oltre ai soliti lungodegenti in casa rossoblu; la punta Paganelli, il portiere
Barasso oltre a Dini e Berardi anch’essi a Viareggio per i biancorossi), Mecomonaco e Furlan (mister Cari
assente per influenza) mescolano un po’ le proprie carte per provare nuove soluzioni. Civitanovese in campo
con un 4-2-3-1 che sistematicamente muta in 4-1-4-1 con Bigoni che sale al fianco dell’ex Degano lasciando
l’altro ex Massaccesi a fare da schermo al pacchetto arretrato. In casa riminese bomber Pera parte dalla
panchina.
Neanche il tempo di sedersi e Rimini in vantaggio con Guastamacchia che fulmina dal limite Silvestri. La
Civitanovese risponde con Pintori, bravo a giovarsi di uno svarione difensivo locale. Nella ripresa, il Rimini
ruota immediatamente tutti i propri effettivi e proprio uno dei subentrati, Tedesco, conquista e trasforma una
massima punizione concessa molto magnanimamente da Zani. A ristabilire l’equilibrio ci penserà Biagini,
bravissimo ad incornare in rete un cross perfettamente cesellato da Degano.