La lunga scia del disagio che genera disgrazie
MACERATA – Tenta il suicidio per un debito di 700 euro, imprenditore romano gli offre un’ancora di salvezza: «Farò una donazione per pagare tutte le bollette: voglio che Michele cammini con le sue gambe e si trovi un lavoro, è un bravo ragazzo».
E’ una storia a lieto fine quella che vede protagonisti Francesco, imprenditore romano di 49 anni e Michele, il ragazzo foggiano di 34 anni, che venerdì scorso ha provato a gettarsi in mare per il peso della crisi economica. Il giovane, disoccupato e oppresso dalle spese, era partito da Nocera Umbra a bordo della sua auto, diretto verso la costa maceratese.
Solo l’intervento dei Carabineri delal Centrale operativa di Macerata, con cui l’uomo ha parlato 40 minuti al telefono, hanno impedito il folle gesto, invitandolo ad arrestare la sua corsa nei pressi di Tolentino. «Ho letto la notizia su Il Messaggero online sabato mattina – racconta Francesco – e mi ha colpito molto. Ho già preso l’impegno con il sindaco di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, ho dato la mia parola: aiuterò Michele».
L’imprenditore dal cuore d’oro, che vuole mantenere l’anonimato, ha contattato il giovane foggiano: «Michele mi ha ringraziato, è contento, vuole lavorare e rendersi indipendente».