Ristrutturazioni Edili, arriva la CILA
Dal prossimo 13 marzo le ristrutturazioni edili, come rifare il bagno, sistemare il terrazzo, montare un pannello fotovoltaico o modificare gli ambienti interni, diventeranno più semplici. La burocrazia, pe runa volta, dovrebbe lasciare il passo in tutta Italia, ad una semplificazione ed armonizzazione delle procedure, in grado di rendere più facile il rapporto del cittadino con la Pubblica Amministrazione.
Dal 13 marzo dicevamo, diventa un obbligo e sottolineiamo obbligo, sancito per legge, l’utilizzo di un modulo unico e piuttosto semplice, da consegnare al proprio municipio. Tutto questo in barba ai regolamenti comunali spesso contraddittori tra di loro e comunque non uniformi in tutto il Paese. Il CILA, di facile compilazione, basterà spesso barrare una serie di caselle, significa Comunicazione Inizio Lavori Asseverate e sostituirà, si spera definitivamente le innumerevoli sigle tutt’ora presenti nella galassia comunale. Via dunque pe runa volta alla SCIA, CIA, DIA, DIL, ma via soprattutto alle difficoltà e alle complicanze di compilazione che comportavano spese tecniche sensibili e uno slalom tra le norme comunali sempre più spesso disomogenee.
La CILA semplifica anche il lavoro dei professionisti e in sintesi dovrebbe anche portare ad una minore spesa per le parcelle tecniche, con un lavoro più semplice e trasparente dei tecnici incaricati nei confronti dell’Ente Pubblico. Si potrà ricorrere ad un tecnico, ma si potrà anche scaricare il modulo CILA semplicemente collegandosi al sito www.funzionepubblica.it.
I successivi adempimenti, relativi all’accatastamento dovrebbero, il condizionale e d’obbligo, essere esperiti dai Comuni.
Per una volta occorre dare atto al Governo, al Ministero della funzione Pubblica di aver portato in porto un primo importante tasselo dell’Agenda delle Semplificazioni varata lo scorso mese di Dicembre, secondo alcuni elementi fondamentali: tecnologie, welfare e salute, fisco, edilizia e impresa. Probabilmente l’intesa in atto tra Comuni, Regioni e Stato può dare i frutti che sono mancati in passato.
ARES