Incendi, furti, sparatorie, dove sta andando questo territorio?
Negozi che bruciano, macchine date alle fiamme, spari in strada, rapine, aggressioni, chalet danneggiati. Se pensate alla Puglia o alla Calabria dovete ricredervi. Siamo nelle Marche, a Civitanova Marche, Fermo, Porto San Giorgio. Da tempo questa terra un volta isola felice è diventata territorio di conquista per ogni sorta di malaffare, nonostante gli sforzi non comuni delle forze dell’ordine, in costante situazione di emergenza. Eppure il fenomeno non è nuovo, ha preso a svilupparsi da qualche anno con una matrice identica a quella seguita in altre zone d’Italia, incendi, intimidazioni, locali che passano di mano ed attività che aprono in serie senza una autentica ragione economica. Poi c’è il flusso ininterrotto della prostituzione con il fiume di denaro che essa genera e proprio seguendo questo flusso di denaro c’è la possibilità di contrastare i fenomeni malavitosi e il radicarsi di certa malavita nel territorio. Un esempio per tutti la brillante operazione delle forze dell’ordine di alcuni mesi addietro con lo smantellamento di casa transilvania, un network malavitoso emergente con investimenti sostanziosi in attività apparentemente lecite utilizzate come copertura e opportunità di riciclaggio di denaro. Questa è la strada da seguire insieme ad un costante monitoraggio del territorio dove sono necessarie attività di intelligence anche sofisticate a tutela e sostegno delle attività lecite che sono le prime ed uniche a subire danni irreparabili.
ARES