Grande esordio per Jovanotti in Ancona
Ancona, anno 2184. Jovanotti ritorna al futuro, con una bordata di suoni e immagini. Lorenzo sbanca il Del Conero alla prima del tour nazionale, con 30 mila presenze. Potente, colorato, divertente. Jovanotti torna negli stadi con il suo nuovo spettacolo, riduttivo definirlo «solo» un concerto, e supera se stesso. «Come direbbero gli americani, volevo uno show larger than
life – racconta entusiasta Lorenzo, a caldo, subito dopo la fine della prima data ad Ancona – Tutto ruota intorno all’estate e ai cartoni animati, con l’idea di partenza della “bambinizzazione” del mondo». Il risultato sono due ore e mezzo di spettacolo ad alto livello, con inserti visual («volevo far vivere a questi ragazzi l’idea di un cinema all’aperto, non raccontare una storia ma farli entrare in un tunnel») che la fanno da padrone e camei – video e audio – di colleghi come Ornella Muti, Carlo Conti, Fiorello, Filippo Timi, Claudio Cecchetto. Il tutto orchestrato da Jovanotti, che gioca un po’ al supereroe un po’ al cowboy del futuro con i costumi che lui stesso ha collaborato a disegnare, su un palco che si espande, si allunga e riesce a raccogliere il pubblico in un ipotetico grande abbraccio. Tra il pubblico anche Gianni Morandi e Gabriele Muccino
«Volevo dare immediatamente l’idea di movimento, di velocità, di energia, di modernità e che potesse portami in diversi punti dello stadio in modo da non avere mai un centro e nemmeno un frontepalco. Abbiamo in pratica la prima fila più lunga del mondo, tutto il prato è in prima fila». Jova ha proseguito la sua serata al ristorante Giacchetti di Portonovo. Tra frutti di mare e un buon verdicchio, ha raccontato tutte le sue emozioni a chi ha voluto raggiungerlo per festeggiare l’esordio anconetano.