Torna l’odiata tassa sulla Bonifica!

Tornata l’odiata tassa sulla bonifica. I Consorzi di Bonifica, o carrozzoni tipici dell’Italia burocratica-amministrativa, dopo essere stati accorpati e in parte soppressi riprendono slancio nell’inerzia colpevole di Comuni e Regione. Si sarebbe dovuti arrivare alla completa soppressione, semplificando le attribuzioni di poteri e favorendo per la gestione del territorio in primo luogo i Comuni a livello operativo e la Regione come sede di pianificazione e programmazione. Purtroppo qualche posto i Consiglio fa sempre comodo per avere qualcuno pronto a correre in soccorso in tempi di elezioni. Così tra qualche giorno 137.000 agricoltori marchigiani si vedranno recapitare un avviso di pagamento pari a 1,97 euro ad ettaro e 10.500 proprietari immobiliari saranno anch’essi assoggettati al tributo. Il Presidente del Consorzio parla di contributi a consuntivo di “lavori” eseguiti”, di interventi “fatti”, di risposte date al call center. Forse il presidente se interrogasse qualche decina di migliaia di marchigiani si accorgerebbe che gli stessi non hanno percezione dell’opera “meritoria” del Consorzio e avrebbe anche la netta sensazione che sempre i marchigiani onesti e laboriosi sono stanchi di essere vessati, con imposte, tributi addizionali sempre più elevate per pagare i debiti della sanità o far marciare carrozzoni antistorici e obsoleti. Tutti questi signori dovranno prima o poi capire che è finita un’epoca, che la corda è assai tesa e il cittadino contribuente non ha più pazienza di aspettare riforme che non arrivano mai, sgravi fiscali promessi e mai realizzati. Intanto le Marche franano e ad ogni alluvione i danni non si contano, dove operano quelli del Consorzio? Forse in ambiti remoti e celati ai più, o forse sono chiusi nelle loro stanze a rispondere alle oltre 1.000 chiamate dei cittadini, pazienti, si, ma infuriati! Forse sarebbe opportuno per il Consorzio pubblicare non solo il resoconto delle eventuali opere realizzate e i siti, ma anche una documentazione fotografica che le attesti, se esiste!

ARES