M5s: Nuovo Consiglio Comunale, Vizi vecchi!
Si è tenuto il primo consiglio comunale, sfilata e foto di rito, due ore dedicate alla questioni
“preliminari”, dove ognuno ha cercato di attirare l’attenzione dei media con teatrini su presunte
incompatibilità e promesse di opposizione nel merito dei singoli provvedimenti per “il bene della
città”, poi, quando stampa e TV hanno mollato la presa, quando finalmente siamo scesi nel “merito”
a trattare delibere che riguardavano questioni sostanziali cioè questioni che avranno riflessi sulla
vita concreta, come le proposte del Sindaco circa gli “Indirizzi per la nomina, la designazione e la
revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni”, è calato il silenzio. Per la
verità due silenzi ben distinti. Il primo dell’opposizione in cui l’unico intervento è stato quello del
Movimento 5 Stelle.
Con la proposta dei nostri emendamenti abbiamo dimostrato che la questione meritava attenzione,
che si può fare piazza pulita non solo a parole e soprattutto che è possibile cambiare quello che è
stato un malcostume degli ultimi anni e cioè lasciare al Sindaco la totale discrezionalità sulla scelta
dei rappresentanti del comune, avvenuta in passato nelle “segrete stanze”, quasi sempre come forma
di mercanteggiamento e soprattutto senza alcun rispetto per gli interessi dei cittadini.
Nostra l’unica voce nel silenzio della sala consiliare che ha costretto il Sindaco a ritirare la delibera
per riproporla alla prossima seduta utile con la scusa di verificare la compatibilità normativa degli
emendamenti da noi proposti. Stessa cosa si è ripetuta per l’ultimo punto all’ordine del giorno in cui
si dovevano valutare i provvedimenti del CIIP. Anche in questo caso gli unici che si sono preparati
alla votazione siamo stati noi del Movimento 5 Stelle.
Addirittura quando abbiamo motivato con riferimenti giurisprudenziali il nostro voto contrario alla
decisione del CIIP di rendere eventuale il diritto di regresso per le sanzioni amministrative inflitte
all’amministratore o dipendente dell’ente per le loro condotte gravemente colpose o dolose, palese è
stato lo smarrimento dell’aula.
A questo punto abbiamo percepito il secondo silenzio, quello più inquietante, quello della
Maggioranza costretta a votare per ordine di scuderia. Nessun intervento. Nessuna dichiarazione di
voto. Il nulla. Il resto dell’opposizione per uscire dall’imbarazzo si è accodata alla nostra proposta
con una timida astensione forse per non dare troppo risalto al nostro lavoro.
Edmondo Lanteri
Portavoce M5S Fermo