Un’altra dalla UE, Riso dal vietnam a “dazio zero”!
Riso amaro per i produttori italiani. Il negoziato, appena chiuso, con l’accordo di libero scambio Ue–Vietnam prevede l’apertura di un contingente d’importazione di 80mila tonnellate di riso vietnamita esente dal pagamento del dazio doganale.
Immediata la reazione di Confagricoltura: “La quota ‘duty free’ accordata dalla Ue al Vietnam – ha detto Fulco Gallarati Scotti, presidente della Federazione nazionale riso – appesantisce ulteriormente una situazione resa già difficilissima dalla crescita esponenziale delle importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar (ex Birmania) esentate dal dazio in forza dell’accordo Eba (tutto tranne le armi)”. Ancora una volta l’Unione europea usa il riso come merce di scambio in un accordo commerciale con i Paesi del Sud-Est asiatico, ha commentato così Confagricoltura
“In questo modo – ha sottolineato Gallarati Scotti – arriveranno complessivamente nell’Ue nel 2016 non meno di 500mila tonnellate di riso asiatico esente dal dazio – pari a metà dell’import totale – a prezzi talmente bassi da mettere a rischio le vendite di riso italiano nel mercato europeo, dove il nostro Paese è leader con oltre 500mila tonnellate commercializzate annualmente, di cui 270mila in diretta concorrenza con il riso asiatico”.
La produzione in Italia
Confagricoltura ha ricordato come la concessione al Vietnam di un contingente d’importazione di riso a dazio zero rappresenti un pericoloso precedente per i negoziati in corso sugli accordi di libero scambio con altri Paesi asiatici, grandi produttori di riso, come Thailandia, Pakistan e India, ma anche con gli Usa e con i Paesi del Mercosur. Non si tratta di un’istanza protezionistica ma di una legittima valorizzazione del riso made in Italy che negli ultimi anni sta pagando anche i tagli della Politica agricola comune.
L’accordo con il Vietnam dovrà ora essere tradotto in documenti legali per la successiva ratifica del Consiglio UE e del Parlamento Europeo. Confagricoltura ha auspicato che in tale occasione sia richiesto alla Commissione Europea di impegnarsi a valutare preliminarmente, nei negoziati presenti e futuri, l’estrema sensibilità del riso a una ulteriore liberalizzazione degli scambi con Paesi Terzi.