Istat: 2 milioni i potenziali pensionati
Sono quasi due milioni, e probabilmente una buona parte di loro vorrebbe andare in pensione sfruttando regole più flessibili di quelle attuali.
Il conto degli occupati di età compresa tra i 58 e i 63 anni lo ha fatto l’Istat durante un’audizione alla commissione Lavoro della Camera: per due terzi si tratta di uomini, mentre nella stessa fascia di età si contano 111 mila disoccupati. Ma molto difficilmente questa platea sarà interessata da novità in materia previdenziale: Eventuali correttivi alla riforma Fornero, che a meno di una settimana dall’aprovazione della legge di Stabilità appaiono decisamente incerti, riguarderebbero comunque in prevalenza coloro che sono vicini alla soglia di età per la pensione di vecchiaia ovvero hanno 63 anni o più.
È possibile invece che venga introdotta qualche misura specifica a favore di chi ha perso il lavoro, anche con un’età relativamente più giovane. Attualmente al di sotto dei 63 anni l’unico canale di uscita è quello della pensione anticipata per la quale sono richiesti agli uomini 42 anni e mezzo di contributi ed alle donne 41 e mezzo. La stessa Istat fa rilevare che oltre la metà dei neopensionati del secondo trimestre 2015 poteva vantare oltre 40 anni di contributi, mentre meno del 7 per cento aveva una carriera inferiore ai 30 anni.