Terza corsia autostradale, ultima opportunità!
Il prolungamento della terza corsia autostradale fino a Pedaso inizia a far discutere le forze politiche, ma soprattutto accentua il dibattito interno al Pd. Forse saremo smentiti dai fatti, ma dale prime avvisaglie ci pare di capire come l’approccio alla problematica sia alquanto semplicistica. Perché? Innanzitutto perché il semplice prolungamento della terza corsia fino a Pedaso non risolve alcuna delle problematiche relative al tratto di autostrada adriatica da Grottammare a Porto San Giorgio. Secondo poi per il fatto che il dibattito non può esaurirsi sulla quantità e qualità delle opere compensative. Occorre ragionare nei termini nei quali hanno ragionato altri comuni marchigiani, se i nostri amministratori ne sono capaci. Prendendo esempio da Senigallia e Pesaro. Le urgenze indifferibili sono rappresentate dalla eliminazione delle pericolosissime gallerie tra Cupramarittima e Pedaso, dove sono accaduti un numero impressionante di incidenti anche mortali, l’eliminazione della strozzatura e sovrapposizione di ferrovia, adriatica e autostrada a San Biagio. Per queste priorità, ma non sono le sole, il tratto autostradale in questione deve essere declassato a complanare e il tracciato autostradale spostato, per ragioni di sicurezza e non solo più a monte. Quindi le opere compensative o il semplicismo di qualche amministratore che dichiara “l’inutilità per Porto San Giorgio” della terza corsia sono semplici elucubrazioni utili a trovare uno spazio e una visibilità a buon mercato sulla stampa locale. Gli amministratori, tutti, comunali e regionali si impegnino davvero e impegnino la società autostrade a farsi carico di una grave vulnus al territorio, il quale ha necessità di essere sanato nel più breve tempo possibile. Il resto sono chiacchiere e con le chiacchiere non si risolvono i problemi e non si evitano gli incidenti che a decine hanno coinvolto automobilisti paganti su un tratto di autostrada stretto, pericoloso, parzialmente illuminato, con imbocchi in galleria in contropendenza.
ARES
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