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Conferenza stampa Gruppo Forza Italia

gruppoforzaitalia“Senza un bilancio politico, che è stato promesso dall'Amministrazione per febbraio scorso ma che

ancora non è arrivato in Consiglio, la Regione è paralizzata”

 

Questa mattina, alle ore 11, nella sala “Pino Ricci” del Palazzo Assemblea Legislativa delle

Marche, si è tenuta la conferenza stampa indetta dal Consigliere Capogruppo regionale FI, Jessica

Marcozzi. Presenti, oltre al Capogruppo, anche il Coordinatore regionale FI, il Sen. Remigio

Ceroni, l'ex Consigliere regionale Umberto Trenta, la Coordinatrice Grande Città Ancona FI,

Antonella Andreoli e il Capogruppo consiliare Ancona, Daniele Berardinelli. Primo intervento

quello del Capogruppo Marcozzi: “Sono trascorsi 5 mesi dall'inizio dell'anno e ancora non c'è una

variazione di Bilancio 2016, ossia il bilancio politico dell'Amministrazione Ceriscioli che era stato

promesso dall'Assessore delegato, Fabrizio Cesetti, per il mese di febbraio. Questo sta

comportando l'assoluta paralisi della macchina amministrativa regionale. Non si era mai

verificato prima. Condivido gli annunci del Presidente Ceriscioli ma alla condizione che, al di là

della mancanza del bilancio politico che comporta le dovute variazioni, è cosa fondamentale che le

affermazioni del Presidente siano anticipazione concreta di in una programmazione strategica

complessiva dell'attività istituzionale al fine di ottimizzare mezzi e risultati. Allo stato dei fatti,

invece, non è purtroppo possibile intravedere un reale rilancio delle Marche. Nel report sui 300

giorni di amministrazione ho sentito parlare di investimenti negli Ospedali. Siamo d'accordo, anzi,

andavano fatti prima. Ma allo stato dei fatti anche questi rischiano di restare solo parole. Solo

annunci e nessuna concretezza. Sulla Sanità serve una strategia imperniata sull'efficacia e

sull'efficienza. La nostra regione sta vivendo una situazione drammatica sul piano economico,

sociale e, ancor più grave, occupazionale. Le Marche hanno perduto “in termini di Pil” dal 2010 al

2014 tra le regioni europee ben 44 posizioni. Per noi di FI il problema centrale è la crescita per

tornare ad occupare una posizione pre-crisi ed agganciare la possibile ripresa in modo da

collocarci socialmente e economicamente tra le regioni più avanzate del nostro Paese. Dunque

nessuna “caccia alle streghe” nei confronti della maggioranza politica che sostiene questo

Governo, il ché nella logica del “dente per dente” potrebbe essere anche corretto tenuti presenti gli

attacchi e il linciaggio politico, mediatico e giudiziario subiti dal nostro leader Silvio Berlusconi e,

con lui, da molti esponenti autorevoli del nostro movimento. Ma per i valori che rappresentiamo, la

nostra opposizione sarà sempre e comunque tesa a migliorare con le nostre proposte di legge,

interrogazioni e mozioni, l'attività del governo regionale che intendiamo affrontare con critiche

costruttive, mai distruttive, sugli atti prodotti e mai con azioni tese alla distruzione delle persone.

Ciò significa affrontare le tematiche relative al fare, senza pregiudizi, fariseismi da accatto,

anticipazioni di colpe o pseudo-reati, che solo in termini giudiziari e non di comportamento politico

lasciamo correttamente, nella divisione dei poteri, alla magistratura”.

La parola è poi passata al Coordinatore regionale, il Sen. Remigio Ceroni: “Definirei i 300 giorni

dell'Amministrazione Ceriscioli, banali, insignificanti, scialbi. Non è stato fatto nulla di

significativo. Non si vede una programmazione, non c'è una riorganizzazione del servizio sanitario.

Non ci sono idee per il rilancio economico della nostra regione. Il consenso dell'Amministrazione è

in caduta libera a causa del crollo a livello nazionale del Pd ma anche a seguito di scelte sbagliate

nella Sanità, vedasi Pronto Soccorso, rete ospedaliera e chiusura dei punti nascita, tanto per fare

solo alcuni esempi”.

Chiude il giro di interventi l'ex Consigliere regionale, Umberto Trenta: “Il Capogruppo Marcozzi è

stata una straordinaria sorpresa: è tenace, intelligente e presente sul territorio. Stiamo rilanciando

Forza Italia sull'intero territorio regionale. Con lei e con il Coordinatore regionale Ceroni

lavoriamo tutti all'unisono e in assoluta serenità. Entro settembre presenteremo una rivisitazione

della legge urbanistica a vantaggio dei territori e degli Ordini professionali. Va rilanciata anche la

legge regionale approvata all'unanimità nel 2002 che pone le Marche in una posizione di assoluto

rilievo per la costruzione di questo grande e strategico progetto quantomai indispensabile nella

situazione attuale che soffre il dramma dell'immigrazione da affrontare ed avviare a soluzione in

un'azione congiunta Europa-Africa nelle terre di origine con una Macroregione a dimensione

Meditterranea”.

Gruppo Forza Italia

CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE

6 Maggio 2016

Questa conferenza stampa voluta dal gruppo di Forza Italia da me presieduto,

anticipando i tempi del primo anno di attività, è dovuta alla situazione drammatica sul

piano economico, sociale e, ancor più grave, occupazionale che sta vivendo la nostra

regione, le Marche, che ha perduto “in termini di Pil” dal 2010 al 2014 tra le regioni

europee ben 44 posizioni. Fatta questa breve ma significativa premessa intendo qui

puntualizzare la posizione del gruppo di Forza Italia all'interno dell'istituzione

Regione Marche. Per noi il problema centrale è la crescita ad ogni livello, per tornare

ad occupare una posizione pre-crisi ed agganciare la possibile ripresa in modo da

collocarci socialmente e economicamente tra le regioni più avanzate del nostro Paese.

Dunque nessuna “caccia alle streghe” nei confronti della maggioranza politica che

sostiene questo Governo, il ché nella logica del “dente per dente” potrebbe essere

anche corretto tenuti presenti gli attacchi e il linciaggio politico, mediatico e giudiziario

subiti dal nostro leader Silvio Berlusconi e, con lui, da molti esponenti autorevoli del

nostro movimento. Ma per i valori che rappresentiamo, la nostra opposizione sarà

sempre e comunque tesa a migliorare con le nostre proposte di legge, interrogazioni e

mozioni, l'attività del governo regionale che intendiamo affrontare con “critiche

costruttive”, mai distruttive, sugli atti prodotti e mai con azioni tese alla distruzione

delle persone.

Ciò significa affrontare le tematiche relative al fare, senza pregiudizi, fariseismi da

accatto, anticipazioni di colpe o pseudo-reati, che solo in termini giudiziari e non di

comportamento politico lasciamo correttamente, nella divisione dei poteri, alla

magistratura.

Ribadiamo dunque che siamo impegnati, all'interno di una politica nazionale, i cui limiti

purtroppo ben conosciamo, a sviluppare nella nostra regione un'attività che utilizzi tutti gli

strumenti possibili in termini di fondi europei, contributi statali, risorse regionali, credito

finanziario e bancario mediante nuovi rapporti che istituiscano relazioni e tavoli di

confronto permanenti al fine di ottimizzare scelte e risultati inserendo ogni azione politica e

conseguente atto amministrativo all'interno di una strategia complessiva che consenta

l'efficienza e l'efficacia delle risorse utilizzate e dell'innovazione ad esse collegata.

Su questo terreno intendiamo muoverci e crediamo che l'intera legislatura ci vedrà, pur

dall'opposizione, protagonisti per lo sviluppo della comunità marchigiana ed in particolare

per migliorare ed aumentare, per quanto possibile, l'occupazione giovanile, sviluppandone

la formazione sempre più innovativa e collegata al sistema produttivo, e le capacità

meritocratiche e creative contro ogni forma di omologazione verso il basso, consolidando

contemporaneamente le strutture produttive esistenti utilizzando in termini di rapporti

sistemici le leve fiscali, creditizie, professionali-culturali al fine di favorire la competitività

del sistema produttivo Marche all'interno di una società sempre più aperta e globalizzata.

Atti significativi nell'ambito di una strategia complessiva per lo sviluppo ambientale,

culturale, socio-economico delle Marche:

a) Attività Produttive:

1 Mozione credito sulle fiere e sull'internazionalizzazione approvata dal Consiglio regionale

atto di estrema rilevanza che impegna la Giunta a sostenere la presenza delle piccole e

medie imprese esportatrici marchigiane mediante contributi creditizi che consentano loro di

affrontare con maggiore serenità l'approccio con i mercati esteri

2 Interrogazione sulle Reti di Impresa

argomento strategico che affronta uno dei limiti del sistema produttivo regionale, fondato

per larghissima parte sull'impresa familiare (micro e piccole imprese) che, in un mercato

nazionale e internazionale sempre più competitivo, deve acquisire una nuova dimensione

attraverso aggregazioni (appunto, le Reti di Impresa) ed apertura al capitale di rischio in

modo da consentire stabilità e crescita

3 Interrogazioni a favore del sistema pesca

Settore questo nella nostra regione, di lunga tradizione e di grande rilevanza nel sistema

pesca nazionale. Con due distinte interrogazioni sono stati affrontati due problematiche

fondamentali: la prima concernente il coordinamento tra la Regione Marche e il Settore

Pesca per il prodotto “vongole”, al fine di evitare agli attori (pescatori) di subire posizioni e

decisioni istituzionali in contrasto con le loro volontà concernenti le dimensioni territoriali

delle aree di pesca, volontà che hanno dimostrato autonomamente di risolvere correttamente

il “contendere”. La seconda interrogazione sulla necessità di una maggiore intesa Regione-

Stato a proposito di un accordo Italia-Croazia sulla interdizione della pesca nell'area

denominata “Fossa di Pomo” comprendente uno spazio misto tra acque italiane-

internazionali-croate, che vede le nostre marinerie perplesse e fortemente critiche nei

confronti del provvedimento il quale favorirebbe le marinerie croate e internazionali a

scapito di quelle marchigiane, in particolare di San Benedetto del Tronto. Il tutto con

ripercussioni anche di natura commerciale favorendo la concorrenza delle marinerie

straniere. L'interrogazione ci ha visto parzialmente insoddisfatti poiché il governo regionale

ha eluso le proprie responsabilità adducendo motivazioni come accordi fra Stati; ciò non

toglie che la Giunta debba nel suo ruolo istituzionale, sempre affrontare simili argomenti

nella Conferenza Stato-Regioni ottenendo soddisfazione o correttivi per la difesa del

sistema Pesca regionale.

1) Mozione sul turismo:

Settore fondamentale per lo sviluppo dell'economia regionale ma che purtroppo attualmente

presenta sia indici di sviluppo modesti ed un peso sul Pil regionale decisamente minore di

quello nazionale, sia in termini di comparto allargato a settori affini (cultura, artigianato,

piccola e media impresa, commercio, etc.), sia in termini di produttività per risorse investite,

come da un recente studio Banca Intesa.

La mozione presentata dal nostro gruppo assieme al Consigliere Carloni (Ap), a

dimostrazione che su posizioni comuni è sempre possibile nell'interesse dei lavoratori e

degli operatori del settore in primis, e di tutta l'economia regionale indotta e non,

raggiungere intese che rafforzino e diano consistenza alle richieste tese a una maggiore

qualificazione delle strutture ricettive, a loro sostegno utilizzando risorse europee e

Ci auguriamo che il Governo regionale dia risposte in grado di accogliere le esigenze degli

operatori turistici, decisamente più importanti della nostra azione istituzionale.

c) Commercio:

1) Interrogazione Agenti di Commercio

Tale specifica categoria all'interno del settore della distribuzione, costituisce un “anello”

fondamentale tra la domanda e l'offerta di beni e servizi che pur deve necessariamente

compiere un rapido percorso professionalmente innovativo alla luce dei nuovi strumenti

informatici e tecnologici che possono arricchirne l'attività, ma vanno comunque guidati e

gestiti. L'interrogazione infatti mira non solo a facilitazioni creditizie, agevolazioni fiscali

ma anche e soprattutto a sviluppare un percorso culturale di natura formativa utilizzando il

sapere universitario presente nella regione, in particolare a favore dei giovani che intendano

perseguire ed attivarsi meritocraticamente in tale professione.

Si tratta di una categoria non trascurabile che ha nelle Marche un'antica tradizione, che per

molteplici motivi, primo fra tutti la Grande Distribuzione, ha subito una flessione, pur

mantenendo intatte tutte le sue potenzialità che vanno sviluppate: 10 mila operatori nella

regione attendono concretamente un contributo dalle Istituzioni a ogni livello, primo fra tutti

dal Governo regionale.

d) Settore Socio-Sanitario:

1a) Interrogazioni nel settore socio-sanitario

Il Gruppo presenterà a breve una proposta di legge per affrontare compiutamente l'efficienza

del settore sanitario, la sua maggiore responsabilizzazione, una migliore cura dei pazienti

prioritariamente con il potenziamento del servizio emergenziale, una migliore qualità dei

servizi, un controllo puntuale dei costi, riducendo nel contempo la “mobilità passiva” e

risolvendo concretamente la persistente criticità delle liste di attesa e delle deviazioni in

materia che favoriscono in modo scorretto, a danno dei pazienti, la sanità privata che ha la

sua dignità e la sua validità ma non a scapito della comunità regionale.

Nelle precedenti legislazioni Forza Italia e il PdL hanno affrontato queste tematiche,

ottenendo modesti risultati e ciò, essendo in Regione noi da sempre all'opposizione, sono

chiare in merito le responsabilità dei governi di centro-sinistra che si sono succeduti alla

guida della Regione, governi che hanno accolto parzialmente e con notevole ritardo alcune

delle nostre proposte (da 13 a 5 Asl). Ci auguriamo che questa legislatura veda il Governo

regionale risolvere le problematiche poste avviando la Sanità regionale verso traguardi che

la pongano tra le migliori del nostro Paese. La proposta di legge non è stata ancora

presentata perché l'Amministrazione sta affrontando alcune tematiche concernenti la

semplificazione dei plessi ospedalieri: il nostro auspicio è che ciò avvenga in tempi rapidi ,

di cui dubitiamo ampiamente, perché gli stanziamenti annunciati attendono ancora

l'approvazione del Bilancio in gravissimo e ingiustificato ritardo. Solo dopo sarà possibile

affrontare, pur nel rispetto dei ruoli, un ampio dibattito sul divenire di un settore, quello

sanitario, che da solo impiega abbondantemente tre quarti delle risorse regionali.

Ma già abbiamo presentato alcune interrogazioni che individuano le necessità irrisolte del

territorio, in particolare quello montano, dove si richiedono soluzioni nuove in chiave

emergenziale ed anche di primo soccorso per assicurare un'equità tra zone diversamente

servite in chiave logistica.

1a) Interrogazione sulle Rsa per Anziani: aumento delle tariffe, già discussa dal Consiglio

regionale nella seduta del 27 ottobre 2015, il Presidente della Giunta con delega alla Sanità,

a fronte della nostra richiesta di non aumentare le tariffe a carico dei pazienti interessati al

ricovero in tali strutture, ha dato una risposta respingendo la nostra richiesta, affermando in

primis che era stato applicato un criterio di omogeneizzazione tra le tariffe applicate, alcune

più basse e altre più alte. A nostro avviso la metodologia applicata non tiene però conto

delle singole presenze in ogni casa di assistenza presente nel territorio regionale e delle

relative tariffe loro applicate. Solo così la mediana ha un senso altrimenti è metodo

decisamente generico non soddisfacente. Infine, la decisione di giunta tiene conto della

legge nazionale 29 novembre 2001 sulla materia, che impone un contributo da parte

dell'utente, ma nella nostra regione in alcune realtà assistenziali non è stata applicata per

motivi sociali ma tale inadempimento comporta purtroppo la penalizzazione del 3% del

fondo sanitario e quindi la problematica andava risolta.

A fronte di questa situazione, che comunque nel complesso vede modificare il sistema

tariffario, sì, in modo uniforme ma creando nel contempo disagi economici per la stragrande

maggioranza degli anziani, il nostro gruppo ha pensato bene di presentare una nuova:

1b) Interrogazione che affronta in modo organico “le rette in residenzialità e

semiresidenzialità di aree sanitaria extra-ospedaliere e socio-sanitarie per settori Anziani

non autosufficienti, Disabili e Salute mentale”, ricorrendo all'istituzione di un “Fondo di

Solidarietà” che consenta alle famiglie di sostenere l'aggravio dei costi per delle categorie

di cittadini i quali per i loro disagi e condizioni fisiche e mentali, richiedono la massima

disponibilità delle Istituzioni (prima fra tutte la Regione che deve farsi carico della

promozione del Fondo, disponendo in merito una parte considerevole delle risorse e del suo

coordinamento).

Il coordinamento si rende indispensabile perché tale iniziativa possa ottenere anche la

concreta solidarietà della comunità regionale, quanto mai necessaria e indispensabile a

favore di famiglie e soggetti presenti in esse in condizioni di disagio grave fisico e/o

1c) Mozione “Avis regionale”: Questa mozione affronta un nodo strategico della Sanità, nel

caso specifico della Sanità marchigiana. Si tenga presente che il “sangue” e il “plasma”

costituiscono “elementi” insostituibili per cure ed interventi chirurgici.

L'Avis rappresenta in Italia (e in particolare nella nostra regione) una realtà benemerita e

molto importante del mondo sanitario con i suoi 55 mila donatori, la cui missione merita

un'attenzione migliore da parte delle Istituzioni. Il 23 u.s. a Porto Sant'Elpidio si è svolta la

46esima assemblea regionale Avis Marche, in cui sono state affrontate alcune criticità

proprie dell'associazione, in particolare nei confronti dell'ente Regione. Tali criticità,

analizzate dal nostro gruppo, correttamente si ritiene che vadano risolte da un impegno

nuovo e fattivo, così sintetizzato:

1 – dotare il Dipartimento regionale di Medicina trasfusionale (Dirmt) che opera in

sinergia con Avis nei Centri trasfusionali, di personalità giuridica e quindi di poter

assumere la gestione del personale e dei fondi, per superare inutili burocrazie che

comportano ritardi e problematicità funzionali.

2 – promuovere la realizzazione di uno stabilimento unico nelle Marche per la

lavorazione del sangue, di cui la stampa si è abbondantemente occupata e ciò per

evitare dispersioni ed anche costi inutili favorendo altresì la raccolta associativa

mediante l'istituzione di un'apposita rete dei centri di raccolta, ciò per massimizzarne

i risultati.

3 – Istituire una corsia preferenziale per gli accertamenti diagnostici previsti per

donatori e aspiranti in modo da assicurarne la rapidità, condizione primaria per

l'efficienza funzionale e sistemica delle donazioni e loro corretto utilizzo.

1 a) Due interrogazioni sull'erosione della costa avvenuta recentemente nel litorale a sud di

Ancona, nel Maceratese e nel Fermano, richiamando la Regione a far fronte ai propri

impegni finanziari, facendo conoscere la quota parte di propria competenza (manutenzione

ordinaria) e tempi per il versamento di quanto dovuto (manutenzione straordinaria). Questo

nostro doveroso intervento (che affronta situazioni emergenziali) nei confronti del Governo

regionale anticipa una prossima presentazione di una legge organica a livello regionale che

consideri l'intera problematica delle calamità naturali ed in particolare della costa, territorio

che ha un valore strategico non solo ambientale ma anche economico (turistico) e sociale (il

35% della popolazione marchigiana vive in essa in un raggio di appena due chilometri di

1 b) Interrogazione utilizzo, compiti e funzioni della Polizia provinciale

Questo nostro atto va letto e inserito nelle proposte che noi intendiamo rivolgere al Governo

regionale sempre per la difesa dell'Ambiente in quanto le 87 unità presenti nella nostra

regione e appartenenti alla Polizia provinciale debbono continuare unitariamente la loro

attività a presidio e sicurezza e difesa del territorio e delle popolazioni ivi residenti per i

compiti loro propri. Una loro dispersione e delocalizzazione non consentirebbe la continuità

della loro preziosa opera in difesa dell'Ambiente faunistico/ittico, floristico e boschivo.

La nostra azione, dunque, come già anticipato in premessa, e lo ribadiamo con forza, è

di affrontare ogni argomento e settore di competenza regionale in una visione organica

per l'ottimizzazione della crescita culturale, ambientale, sociale, economica ed

occupazionale della regione. Questo obiettivo va perseguito non con fughe in avanti ma

razionalizzando, innovando e favorendo strategicamente in chiave programmatica

l'attività istituzionale con atti e leggi in grado di assicurare un avvenire migliore

all'intera comunità regionale.