“Forza Italia si fa portabandiera del No al referendum sulla riforma costituzionale
Il Coordinamento provinciale di Forza Italia-Fermo è in campo e a disposizione dei cittadini per la
costituzione dei Comitati per il No contro la riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi. In
cantiere, oltre alla costituzione di un Comitato provinciale per il No, anche una programmazione
generale con gli altri Coordinamenti provinciali delle Marche.
Forza Italia ha già avviato, anche tramite i social network, la campagna contro la riforma. Siamo in
contatto con moltissimi cittadini e, al contempo, stiamo promuovendo la costituzione dei Comitati
per il No con la supervisione dei coordinatori provinciali del nostro Partito. Chi è interessato a
costituire un Comitato per il No può contattare i coordinatori provinciali FI o visitare il sito
www.forzaitalia.it. Tra la gente abbiamo riscontrato un grande interesse alla questione e, soprattutto,
un dilagante sentimento di protesta nei confronti del Governo e della sua riforma con cui si vuole
consegnare nelle mani di una sola persona un potere assoluto. Per questo motivo con la protesta
cresce anche la predisposizione a votare “No” al prossimo referendum. Siamo in strada per
difendere la democrazia e la libertà. E rilanciamo i 10 punti del No del Centrodestra alla riforma
costituzionale:
1) No perché non si cambia la Costituzione con un colpo di mano di una finta maggioranza (su
cui pesa la dichiarazione di illegittimità della legge elettorale da parte della Corte
Costituzionale)
2) No perché quella italiana era la Costituzione di tutti (e invece nel processo di riforma il
metodo utilizzato ha provocato solo spaccature con soprusi nei confronti delle prerogative
riconosciute all’opposizione)
3) No perché il referendum non potrà sanare né compensare un vizio di origine, ovvero la
mancanza di legittimazione del Governo e dunque della riforma
4) No perché la Costituzione deve unire e non dividere. Questa riforma, invece, destituisce il
meglio della tradizione democratica del nostro Paese
5) No perché il combinato disposto con la legge elettorale porta a un Premierato assoluto
6) No perché saltano pesi e contrappesi. E’ il modello dell’uomo solo al comando. Nascerebbe
un Premierato assoluto che diventerebbe privo di idonei contrappesi. Ne deriverebbero
effetti collaterali negativi anche per il sistema di checks and balances. Ne risentirebbe infatti
l’elezione del Capo dello Stato, dei Componenti della Corte Costituzionale e del Csm.
7) No perché il Senato è solo un pasticcio. Le funzioni attribuite al nuovo Senato sono ambigue
e il modo di elezione dei Senatori è confuso, prevedendo peraltro che siano rappresentati enti
territoriali con funzioni molto diverse.
8) No perché non funziona il riparto di competenze Stato-Regioni- Autonomie locali
aumentando l’attuale contenzioso
9) No perché si sostituisce il Centralismo al Pluralismo e alla Sussidiarietà, e si crea
inefficienza. Aumenterà la spesa statale. E quella regionale e locale, specie per il personale,
non diminuirà.
10) No perché non si valorizza il principio di Responsabilità. Lo Stato, infatti, attraverso la
clausola di supremazia, potrebbe riaccentrare qualunque competenza regionale
contraddicendo il principio sancito dall’art.5 della Costituzione per riconoscere e promuovere
le autonomie locali.
16-7- 2016
Il Coordinatore provinciale FI
FERMO