Affidereste a lui l’Italia?
Affidereste il Paese ad uno così? Uno come Salvini, segretario della Lega Nord, più noto come indossatore di felpe brandizzate con il nome della città o della regione visitata. Atteggiamenti demagogici e populisti senza un fondamento culturale e politico. Così per Ferragosto e per non farsi mancare nulla l’uomo della Lega ha deciso di andare oltre e di indossare una maglia della Polizia di Stato. Il segno ovviamente è stato sufficientemente passato e il messaggio subliminale è sicuramente inaccettabile. Mettere cappello sulle forse dell’ordine in questo modo, con queste modalità è non solo scorretto ma istituzionalmente censurabile se a faro per di più è un uomo di partito. Un segretario di un movimento politico il quale vorrebbe forse annettere alle sue strampalate teorie sui migranti le forse dell’ordine e nello specifico la Polizia di Stato, che dell’ordine democratico e paladina. Un segretario politico di un movimento politico populista e con tratti di preoccupante intolleranza verso migranti e profughi, da immaginare di poter utilizzare le forze dell’ordine in un molto ipotetico governo a guida leghista proprio contro profughi e migranti. Un gesto esibizionista e scellerato quello di Salvini, tanto più se accompagnato da promesse “di mano libera a Polizia e Carabinieri” una volta arrivata la Lega al potere. Semplice delirio ferragostano o necessità di uno stop alle sparate deliranti di un uomo privo del necessario bagaglio culturale e politico, in preda alle fibrillazioni derivanti da scelte chiare e distinguo dei suoi ex alleati. Davvero ci sono ancora italiani pensanti vogliosi di avere al governo tipi come questi?
ARES