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Semafori intelligenti…..ma allora il cretino chi è?

1977106_multe_jpg_pagespeed_ce_VWYOH-h8x9Nell’odierna era tecnologica tutto è intelligente, la casa con la domotica, l’auto senza guidatore, la città cablata diventa intelligente, figuriamoci due semafori posti ai lati delle strade. Allora viene da chiedersi, il cretino in questo contesto chi è? Forse il guidatore, l’automobilista, verso cui tutti provano a fare cassa? In primo luogo lo Stato con una serie di balzelli, sull’immatricolazione del veicolo, sul bollo, sulle accise sulla benzina, poi le assicurazioni con polizze sempre più care e garanzie sempre meno definite, poi i riparatori con la concentrazione delle autofficine e l’obbligo dei ricambi originali, pena la decadenza della garanzia, infine, ma forse ne dimentichiamo qualcuno, i comuni con i T-red, gli Envess-Evo, gli speedy  check, e via di questo passo con la motivazione della sicurezza, ma forse al fondo c’è solo la necessità di rimpinguare le casse dei comuni sempre meno floride.  L’ultimo caso in ordine di tempo è quello del comune di Porto San Giorgio dove due dispositivi sono stati posti all’incrocio di viale Don Minzoni con la statale adriatica e all’incrocio di piazza Torino. Nulla da eccepire se non le regole con le quali sono stati fissati i criteri per l’elevazione della sanzione pecuniaria.  Nei fatti, come recita un cartello di pochi centimetri quadrati con riferimento all’art. 41 del codice della strada non può essere superata la linea bianca orizzontale posta nei pressi della postazione semaforica. Solo nelle due ultime settimane il Comune ha verbalizzato 600 infrazioni, probabilmente riferite non solo al superamento della linea bianca, ma anche al passaggio con il rosso o con il giallo mentre si è in prossimità del limite semaforico e magari sopra la sonda posta, come recita una nota del Comune “ad una certa distanza dalla linea bianca”. Di fatto in molti, tra gli automobilisti, da noi interpellati, proprio per le peculiarità del rilevamento l’hanno percepito come una trappola, di fatto poco utile alla sicurezza se si considera che la maggior parte delle infrazioni con attraversamento degli incroci a semaforo rosso sono opera di auto con targa non italiana, quindi difficilmente sanzionabile. Le sanzioni nel caso di passaggio con il rosso sono di 163 euro e meno 6 punti dalla patente, nella fascia oraria dalle 22 alle 7 del mattino l’importo è aumentato fino a 200 euro. Mentre chi supera la striscia bianca e quindi attiva il sensore “posto ad una certa distanza” paga 41 euro e meno 2 punti sulla patente. Neppure un cenno per quanto riguarda l’eventuale passaggio con giallo, scattato al momento dell’attraversamento dell’incrocio. Visto l’andamento delle infrazioni in questi primi 15 giorni la previsione di incasso del Comune potrebbe essere ampiamente superata, con gli amministratori soddisfatti e gli automobilisti amareggiati, ai quali non resta altro che fare un nodo al fazzoletto e ricordare quanto sta accadendo una certa domenica andando in un seggio elettorale ad esprimere il proprio voto amministrativo, tanto per non passare sempre da cretini.

ARES