L’assessore alla Viabilità Valerio Vesprini “Neanche un mezzo sanzionato ogni mille transiti,
Sui controlli negli incroci cittadini, corre l’obbligo fare delle opportune
precisazioni, anche per smorzare i toni con i quali sono stati esaltati i numeri
resi noti in questi giorni accostandoli alla parola “strage”.
Solo se letti con superficialità il dato dei 600 verbali di contestazione al Codice
della strada elevati in 13 giorni può apparire esagerato.
Se analizzato sui due incroci oggetto dei rilievi invece significa che per
ciascuno di essi sono state mediamente elevate 23 sanzioni al giorno.
Partendo dal dato prudenziale che all’incrocio centrale, cioè quello tra via Don
Minzoni e la Statale n.16, transitino oltre 25mila veicoli al giorno si evince che
le 23 sanzioni corrispondono a nemmeno un mezzo su 1000 (0,09%).
Ora, a prescindere dalla crudezza dei numeri, le scelte di questa
Amministrazione comunale hanno avuto, ed hanno come uniche coordinate la
sicurezza della viabilità e dei cittadini, considerato che proprio da questi ultimi
sono arrivate le numerosissime richieste di controllo di quegli incroci
semaforici e degli attraversamenti pedonali a chiamata.
Tra l’altro, non è segreto per nessuno il fatto che, anche nel nostro Comune, vi
siano stati casi di incidenti a pedoni, investiti proprio sulle strisce pedonali, così
come vi sono stati numerosi incidenti tra veicoli proprio sui due incroci oggi
video controllati.
Ed allora, al cospetto di tale scenario non potevamo esimerci dall’esercitare
responsabilmente una forte azione di controllo a tutela di tutti, cioè anche di
coloro che abitualmente violano la luce rossa semaforica o che hanno la cattiva
abitudine di occupare, con le loro auto, il posto dedicato all’attraversamento
pedonale.
L’Amministrazione, fin dal suo insediamento, ha intrapreso una politica
incentrata sulla sicurezza stradale, in scia agli specifici orientamenti nazionali e
Comunitari.
L’ha fatto investendo centinaia di migliaia di euro sulle asfaltature e sulla
manutenzione di quelle esistenti, intervenendo per svariati chilometri sulla rete
stradale cittadina, realizzando due rotatorie sulla Statale Adriatica che hanno
ridotto la velocità media in quei tratti e facilitato il flusso dei veicoli nelle vie
interessate. In ultimo, il bando della rilevazione semaforica sugli incroci
maggiormente ‘sensibili’ e l’installazione del sistema “Pedone sicuro” sul
lungomare Nord.
Senza ipocrisie, l’Amministrazione ha valutato gli introiti derivanti dalle
sanzioni. Saranno ancora reinvestiti per rendere più sicure le nostre strade e per
le esigenze della collettività, come peraltro prevedono le leggi dello Stato.
Consideriamo la sicurezza un bene comune primario. I dati nazionali li
conoscono tutti, i più preccupanti riguardano due ruote e pedoni. Sulla strada,
dicono le statistiche, un morto su due va a piedi. Gli incidenti non sono soltanto
un dramma per chi li vive e un trauma umano, rappresentano anche un costo per
la collettività. Se non facciamo qualcosa la piaga rischia di peggiorare.
6 ottobre 2016