Perchè vogliono uscire dall’euro?
Qual è il motivo principale che spinge alcune forze politiche a prospettare l’uscita dall’euro? La contrarietà è verso la moneta unica o verso il sistema di gestione comunitaria, spesso in grado di penalizzare alcuni Paesi membri? Noi propendiamo per la seconda ipotesi, visto che nei 28 Paesi dell’area euro non sempre le cose vanno male come in Italia. Segno evidente come non si possa accollare la responsabilità delle nostre criticità, economia, occupazione, selva burocratica, solo alla UE o all’euro. L’euro è stato ed è una garanzia, la moneta unica è stata solo mal gestita nel nostro Paese, all’inizio con un valore di cambio “penalizzante”, successivamente con i mancati controlli in sede di change over dalla lira all’euro, ma se il cambio era il risultato degli sforzi e delle acrobazie per aderire da subito alla moneta unica, anche se il nostro Paese aveva i fondamentali, (i conti), non certo in ordine, da qui le manovre costosissime e il cambio poco favorevole. Sarebbe bastata un’attività di vigilanza e repressione degli abusi e non ci saremmo trovati oggi tutti più poveri. Sarebbe bastato che i governi succedutisi a quello a guida Ciampi avessero fatto le riforme attese da anni, riforma della burocrazia, eliminazione degli Enti pubblici inutili o improduttivi, riduzione sensibile della spesa pubblica, riordino coerente del sistema pensionistico, riforma fiscale con riduzione delle imposte per le imprese, rilancio degli investimenti pubblici e uso adeguato dei fondi europei, oggi saremmo fuori dalla crisi e con un tasso di disoccupazione in linea con quello dei Paesi europei più virtuosi. Basta guardare la Polonia o l’Irlanda, Paesi che certo non godevano di posizioni migliori delle nostre. Pertanto il toccasana non è uscire dall’euro, ma gestire i rapporti con l’Europa in maniera seria e congrua, fare le riforme necessarie, abbattere la corruzione e il malaffare, in sostanza provare a diventare un Paese europeo e moderno, a quel punto non ci sono più ostacoli per il decollo dell’Italia. Tutto il resto e propaganda, populismo a buon mercato per soddisfare l’elettorato meno informato e più arrabbiato verso la classe dirigente incapace e onnivora.
Ares