Manovra, slitta di un anno l’abolizione degli studi di settore. Cambia il calendario fiscale
(Teleborsa) – Seduta a singhiozzo in Commissione Bilancio della Camera sulla Manovra. Al secondo giorno di votazioni, tra gli emendamenti approvati c’è l’abolizione degli studi di settore che viene rinviata di un anno. La modifica fa slittare al 2019 l’entrata in vigore degli indici di affidabilità economica che avrebbero dovuto sostituire dal prossimo anno gli studi di settore per oltre un milione di Partite IVA. Torna la stretta sui call center interni alle aziende. In particolare, tutte le società, anche quelle che non esternalizzano, dovranno dichiarare a inizio telefonata il Paese di provenienza della chiamata. Continueranno, inoltre, ad avere l’obbligo di iscriversi al Registro degli operatori di comunicazione. Via libera a una serie di emendamenti che cambiano le scadenze più importanti del calendario fiscale: il 730 precompilato vedrà un’unica scadenza il 23 luglio, il 770 (dei sostituti di imposta) slitta al 31 ottobre così come la dichiarazione dei redditi e la dichiarazione Irap. la scadenza dello spesometro passa dal 16 al 30 settembre. Francesco Boccia, relatore alla Manovra e presidente della Commissione Bilancio presenterà domani 16 dicembre un pacchetto di emendamenti al ddl bilancio con i correttivi sulla web tax introdotta al Senato e altre misure “legate all’impatto del digitale sull’economia”.