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Battistoni (FI): “Il PD non si accorge che la Regione Marche rimanda in Europa 750 milioni di finanziamenti. E se ne vanta”

In questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una carrellata di fantasiose dichiarazioni che hanno provato a raccontare una strana favoletta: la Regione Marche è un esempio di virtuosismo rispetto all’utilizzo di fondi europei.

Segretari di partito, assessori regionali, addirittura il presidente della giunta Ceriscioli, il presidente del Parlamento Europeo Sassoli ed in ultimo anche Luigi Nigri hanno tentato di dare una lettura dei dati europei molto creativa.

Ma i numeri sono matematica, e la matematica è incontrovertibile. Al Presidente Ceriscioli, ed al resto delle truppe accorse in suo soccorso, occorre fare un ripassino di ciò che ha combinato in questi anni di malgoverno regionale.

I fondi europei viaggiano su binari che sono lunghi 7 anni; in questi anni l’Europa definisce le cifre disponibile per ogni singola regione. I tre maggiori e noti filoni di finanziamento destinati alla regione Marche, nell’annualità 2014-2020, sono rappresentati da questa incontrovertibile fotografia: dei Feasr (fondi ex Piano di Sviluppo Rurale) la Regione ha speso ad oggi il 19% delle risorse disponibili; dei Fesr (fondi di sviluppo regionale) ha speso il 23% delle risorse disponibili; dei Fse (fondi con finalità sociali) ha speso soltanto il 22%.

Questi sono i dati che la Commissione Europea ha reso pubblici quando mancano ormai 11 mesi e 3 settimane scarse per la conclusione dei 7 anni.

I fondi del terremoto, che secondo gli esponenti del Partito Democratico hanno “ritardato” la macchina burocratica regionale, viaggiano però secondo altre logiche e seguono altri canali.

L’unica certezza che abbiamo è che la regione Marche non riuscirà a spendere neanche il 50% di ciò che l’Europa gli ha messo a disposizione in questi anni.

Con buona pace del PD e di tutti coloro che in queste ore stanno girando in varie posizioni i fogli contenenti questi dati. A loro consiglio di non perdere tempo, questi numeri sono oggettivi e pubblici: del miliardo e mezzo messo a disposizione per queste tre misure di finanziamento, se andrà bene la Regione Marche concluderà le annualità avendo spesi 750 milioni, il resto tornerà indietro.

In quanto alla rappresentanza Ue in Italia, che ieri ha misteriosamente acclamato la virtuosità regionale con un post su Twitter, mi aspetto un tweet correttivo in cui spiega il settennio marchigiano e le relative percentuali di spesa oggettive e non faziose.

Così in un comunicato sul Senatore Francesco Battistoni commissario regionale di Forza Italia per le Marche