L’Italia riparte? Si…ma in bicicletta!!
Puntuale, all’ora di cena, a reti unificate, gli inamovibili, capitanati dall’ex avvocato
del popolo, sono apparsi sugli schermi tivù ed hanno annunciato il decreto
“Rilancio”.
Tutti rigorosamente con le mascherine a ripetere come un mantra che hanno
impiegato sì un po’ più di tempo (ma non un minuto più del necessario) perché è
come avessero fatto due manovre finanziarie.
“E ora – dice soddisfatto Giuseppi – recupereremo il tempo perduto”.
Ma perché avevano perduto tempo??
Così dopo un mese e mezzo di annunci, proclami, dirette facebook e promesse, il
Consiglio dei Ministri ha trovato la quadra, quel difficilissimo punto di equilibrio e
già molto precario tra le varie anime del governo giallorosso
“Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi – ha detto Conte nel suo
lungo preambolo – che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello
strettamente necessario per un testo così complesso. E non poteva mancare la nota
lirica “Il vostro grido di allarme non c’è mai sfuggito”.
Ora possiamo stare tranquilli. Nulla sfugge al governo più precario della storia
repubblicana che con un intervento di 55 miliardi si appresta a placare il grido di
allarme degli italiani.
Chi si aspettava interventi strutturali mediante investimenti che potessero gettare le
basi per una concreta ripartenza deve rimandare ad altri decreti legge. Forse. Perchè
per ora è prevista solo la ripartenza in bicicletta!!
Infatti se sui bus bisognerà rispettare la distanza, niente paura. Ecco gli incentivi alla
mobilità alternativa con i bonus per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita o
monopattini. Che fa molto fico e molto green. Vuoi mettere sui sette colli romani in
monopattino?
Ma all’Italia serve ben altro per ripartire!
Ascoli Piceno, 14 maggio 2020
Ing. Piero Celani (Fi)
Vice Presidente Consiglio regionale delle Marche