Anche Poste in lizza per Autostrade
Il gruppo Poste guidato da Del Fante starebbe valutando un importante impegno con il fondo che rileva il controllo di
Autostrade per l’Italia. Secondo indiscrezioni la controllata assicurativa Poste Vita potrebbe diventare l’investitore del fondo
da parte di Atlantia, la società controllata al 30 % dalla Edizione della famiglia Benetton, per l’88 % da Aspi nel suo
portafoglio. E si indicano investimenti da parte di Poste per 300-400 milioni di euro, senza escludere iniezioni di liquidità
ancora più alte. Se così fosse Poste Vita diventerebbe uno dei maggiori soci del fondo, creato ad hoc da Atlantia per rilevare
la quota di maggioranza di Aspi. Insieme al gruppo Poste altri investitori italiani sarebbero in lizza. Figurerebbero, come
riporta il Sole 24 Ore, alcune Fondazioni e casse previdenziali: Cassa Forense (avvocati), Enpam (medici), Inarcassa (architetti)
e Cassa Geometri, che complessivamente gestiscono i contributi pensionistici di 1,2 milioni di cittadini. A questi non si
esclude la presenza del gruppo “vampiro” australiano Macquarie, vecchia conoscenza dei Benetton, in gara per la
concessione. Il fondo Sydney infatti non è nuovo ai grandi investimenti in infrastrutture italiane. Questi piani potrebbero
prendere forma, ma le manovre sono appese alla trattativa in corso tra il Governo e Autostrade, relativa all’accordo sul
mantenimento della concessione autostradale in capo ad Aspi. Fa bene sperare, inoltre, la trattativa conclusa, il mese scorso,
sulla procedura di snellimento per il rilancio del fondo. Un accordo che ha creato le condizioni , in mano al Cda, per dar vita in
tempi brevi al fondo che gestirà l’asset di autostrade.
Paola Pieroni