Lega, gioca d’anticipo: Dara e Muriello sospesi, hanno richiesto e ottenuto il bonus partita iva
Di Paola Pieroni
La caccia ai parlamentari che hanno richiesto e ottenuto il bonus si stringe sempre di più, dopo
la notizia arrivata domenica sulla stampa con un articolo della Repubblica. Nell’attesa della
commissione lavoro di venerdì alle 12, dove Tridico comunicherà i nomi a chi ne farà richiesta,
questa la formula scelta,gli esponenti della Lega giocano d’anticipo e Dara e Muriello vengono
sospesi come Salvini aveva anticipato.”Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni- si
legge nella nota del presidente della Lega alla Camera Molinari-, si conferma il provvedimento
della sospensione per i deputati Elena Murelli e Andrea Dara.Pur non avendo violato nessuna
legge – aggiunge Molinari- è inopportuno che i due parlamentari abbiano aderito a tale misura, e
per questa ragione abbiano deciso e condiviso con i diretti interessati, il provvedimento della
sospensione. E’ incredibile che i vertici dell’Inps, non abbiano versato ai lavoratori che
aspettano da marzo, quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In
qualsiasi altro paese, i parlamentari sarebbero stati sospesi, ma il presidente dell’Inps sarebbe
stato licenziato”. Intanto tra i consiglieri comunali e regionali da nord a sud, a giro si
autodenunciano, dichiarando i motivi che li hanno portati alla scelta del bonus come il
consigliere regionale alla Cultura e al Turismo Moreno Pieroni,che esce allo scoperto e
ammette di aver ricevuto il contributo per la sua attività di odontotecnico e di averlo donato in
beneficenza. Le autodenunce arrivano anche dai due consiglieri comunali del comune di
Ancona: Francesco Rubini di Altra idea di Città e Angelo Eliantonio di Fratelli d’italia. I consiglieri
non ci stanno proprio ad essere infangati, visto che non percepiscono nessun stipendio, ma
solo gettoni di presenza e rimborsi, per una media di 600-700 euro mensili, contro i 12 mila dei
parlamentari, a cui si aggiungono poi le altre agevolazioni. Ma Zaia nel Veneto è stato chiaro e
ha dichiarato che non ricandiderà i consiglieri regionali: “chiunque ha richiesto, ottenuto il bonus
anche se dato in beneficenza”. Le polemiche su questa vicenda, a tratti assurda, continuano, a
poco più di un mese dal referendum sul taglio dei parlamentari. Nella giornata di domani
verranno comunicati gli altre tre nomi.