Coldiretti, una marchigiana in Europa per la Giornata mondiale delle Donne Rurali
Un’imprenditrice su cinque, nelle Marche, ha scelto la campagna. Sono circa 7200 le aziende agricole a guida rosa nella nostra regione e che più delle imprese a conduzione maschile hanno risentito la crisi innescata dalla pandemia da Covid. È quanto afferma Coldiretti Marche in vista della Giornata mondiale delle Donne Rurali, istituita dall’Onu nel 2007 con lo scopo di riconoscere “il ruolo chiave delle donne rurali nel promuovere lo sviluppo rurale e agricolo, contribuendo alla sicurezza alimentare e allo sradicamento della povertà rurale”. Secondo un’elaborazione di Coldiretti Marche su dati della Camera di Commercio regionale mentre il calo delle aziende agricole (ma anche silvicoltura e pesca) a conduzione maschile si è attestato al -1,5% nel primo semestre 2020, è stato più marcato nello stesso periodo il segno negativo per le imprese femminili: -2,4%. Questo accade perché le donne sono le grandi protagoniste della multifunzionalità. Agrinido, agriasilo, attività sociali, agriturismo: tutti settori bloccati dal lockdown a differenza dell’agricoltura classica che tra coltivazione, allevamento, produzione e vendita ha garantito gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie. E sarà proprio una marchigiana a rappresentare le donne europee nell’evento internazionale organizzato dall’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori che si terrà domani in Spagna. Si tratta di Francesca Gironi, Responsabile di Coldiretti Donne Impresa Marche e seconda Vice responsabile del comitato femminile del Copa Cogeca, il comitato delle organizzazioni professionali agricole. Le aziende rosa nelle Marche rappresentano il 28% dell’agricoltura regionale, in linea con la media nazionale. Tra le province la maggior presenza si registra a Macerata con 2045 aziende attive. Seguono Ancona (1832), Pesaro (1391), Ascoli (1069) e Fermo (868).