NIDIL CGIL MARCHE SU #NODELIVERYDAY
#NODELIVERYDAY : domani, venerdì 26 marzo 2021, in tutta Italia i
rider chiedono ai clienti di esprimere solidarietà alla loro
battaglia per i diritti non effettuando alcun ordine per dare un
segnale forte alle piattaforme di consegna a domicilio.
Da Ascoli Piceno a Pesaro mobilitazioni, appelli e fotopetizioni
che si concluderanno alle 18:00 con il presidio presso il McDonald
di Civitanova Marche (via Silvio Pellico n. 1).
E’ questo un altro tassello della lunga mobilitazione per i rider
sostenuta dal NIdiL Cgil delle Marche in tutte le province. Una
mobilitazione nata nel pieno dell’emergenza Covid, durante il
lockdown, quando questi invisibili lavoratori sono diventati “eroi
essenziali”, unici in grado di consegnare cibo, medicinali e
spesa a tutte le famiglie e ai singoli costretti nelle loro case
dalle limitazioni o dalla malattia stessa.
Le PIATTAFORME per cui lavorano hanno sottoscritto un contratto
con un sindacato di comodo, abbassando le tariffe e non
rispettando le direttive della legge 128/2019, che prevede di dare
ai Rider gli stessi diritti del lavoro subordinato. Il Nidil Cgil
Marche, con questa mobilitazione, chiede una retribuzione oraria,
in riferimento ai CCNL, a partire da quello della logistica e
quindi l'abolizione del cottimo, diritti e tutele in materia di
salute e sicurezza sul lavoro. E ancora: diritti previdenziali,
diritto a ferie, TFR e mensilità aggiuntive nonché diritti
sindacali a partire dalla rappresentanza.
Già da tempo la Giustizia italiana, prima attraverso il tribunale
di Palermo, che ha dichiarato il rapporto dei Rider di Glovo come
lavoro subordinato, poi quello di Bologna dichiarando
discriminatorio l’algoritmo di Deliveroo e infine la Procura di
Milano che ha condannato tutte le piattaforme a regolarizzare i
rapporti di lavoro, ha sancito che l’attuale sistema di
inquadramento dei rider è ingiusto.
Nelle Marche, le piattaforme che operano nel settore Delivery
sono:DELIVEROO (presente nella provincia di PESARO, ANCONA, in
apertura a MACERATA), GLOVO (presente nella provincia di PESARO e
ANCONA operante anche a CIVITANOVA MARCHE). E poi: JUST EAT
(presente in tutte le province), ALFONSINO ( presente nella
provincia di ASCOLI), EVERLI (ad Ancona e Pesaro).
Dichiara Rossella Marinucci, coordinatrice regionale Nidil: ”E’
impossibile quantificare i lavoratori del settore poiché la forma
contrattuale della collaborazione autonoma sfugge ad ogni
possibilità di ufficiale censimento. E’ un’ attività partita come
saltuaria, fonte di piccoli guadagni per studenti universitari ed
è diventata, negli ultimi mesi, fonte primaria di reddito per
centinaia di lavoratori, di ogni età, spesso espulsi da percorsi
lavorativi più tradizionali a causa della crisi, che ne traggono
il reddito principale e spesso l’unico”.
E’ sempre maggiore il numero dei ristoranti, pubblici esercizi e
catene di supermercati (stimiamo un numero di 3/400 esercizi) che
hanno aderito nelle Marche alle piattaforme presenti nella
regione: alcuni utilizzano le piattaforme solo per intercettare
gli ordini dei clienti che vengono consegnati da personale diretto
ma si moltiplicano gli esercizi e i supermercati che utilizzano
shopper e rider.