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VIVASERVIZI, GESTORE UNICO PUBBLICO RIFIUTI: CGIL, CISL E UIL ANCONA LANCIANO UN APPELLO AI SINDACI

Vivaservizi: Cgil, Cisl e Uil lanciano un appello ai sindaci. Lo fanno in
previsione dell’assemblea di Vivaservizi, prevista per il 17 maggio, in cui i
Sindaci della provincia di Ancona che ne fanno parte dovranno esprimersi
se dare mandato o meno alla società di presentare la propria candidatura
come consorzio pubblico (insieme a Ecofon ed eventualmente a Jesi
Servizi) per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
Cgil Cisl e Uil di categoria fanno presente che i sindaci, nelle loro scelte,
devono tenere in considerazione le conseguenze, per i lavoratori dell’igiene
ambientale e per i cittadini della provincia, in caso di mancanza
maggioranza a favore della creazione di un soggetto pubblico per la
gestione dei rifiuti. La prima conseguenza sara’ l’arrivo di un gestore
nazionale / internazionale nonchè la perdita di un centro direzionale
territoriale e del controllo di una società locale. Non solo: ci sarà anche la
possibilità che si proceda a subaffidamenti con le solite modalita’ di
risparmio sul personale dipendente, la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti
nella provincia con i relativi risvolti occupazionali.
Ed, infine, la perdita di una parte della ricchezza economica che
deriverebbe dalla gestione diretta d’ impianti e servizi di raccolta, trasporto
e spazzamento dei rifiuti .
In altre parole, mandare a gara i vari servizi di igiene ambientale significa
affidare a soggetti privati circa un miliardo di soldi pubblici ( e quindi dei
cittadini) che, con ogni probabilita’, non avrebbero ritorni economici nel
territorio Queste sono alcune delle motivazioni che dovrebbero ispirare
una scelta consapevole verso l’affidamento in house. I sindacati confidano
che i buoni propositi, piu’ volte manifestati dalla politica locale, si traducano
in atti concreti nell’interesse di tutti.