Falconara incontenibile fa sua gara-1, il sogno continua
Una prestazione monster per prendersi gara-1 delle semifinale playoff e andare giovedì in Puglia a prendersi la finale scudetto. Per farlo il Città di Falconara avrà due risultati su tre dopo la vittoria per 6-1 di oggi al PalaBadiali contro il Real Statte. Una prova di forza che mette grande ottimismo negli ambienti falconaresi ma che non permette – comunque – di abbassare la guardia. Meglio le pugliesi nei primi minuti pericolose già al 2’ col sinistro magico di Renatinha che schizza sulle dita di Dibiase. Sul corner successivo l’estremo di casa chiude sulle conclusioni di Boutimah e di Soldevilla dalla distanza. Sventato il pericolo il Falconara esce. Al 3’ azione ubriacante di Nona e palo di Luciani. Risponde per pareggiare la conta dei legni dopo appena 30 secondi la solita Renatinha. Nona è particolarmente ispirata. Al 7’ Margarito si salva in diagonale sul suo diagonale. È il preludio al gol che arriva al 9’30’’: apertura illuminante di Marta per Guti, diagonale che Margarito para ma non trattiene arriva Ferrara che spedisce dentro. La Pupilla è incontenibile e all’11’ mette a segno la sua prima doppietta in serie A. Falconara incontenibile. Al 14’ rete capolavoro della premiata ditta Dal’maz – Marta: le due attaccanti duettano, si bevono tutta la retroguardia avversaria e fanno impazzire il pubblico ancora, purtroppo, maledettamente, solo da casa collegato in streaming. Statte alle corde e Isa Pereira, in corsa, mette dentro il quarto. Le ospiti si fanno vedere con Renatinha al 15’ e al 16’: Dibiase con vola e, nel secondo episodio, si fa aiutare dalla traversa. Legno anche per Soldevilla a 30 secondi dalla sirena ma poi, al ritorno in campo, Falconara dilaga. Le Citizens spingono tanto e lo Statte non sembra in grado di recuperare. Quando Renatinha si accende ci pensa Pereira a spegnere ogni velleità. Nasce così l’azione del quinto gol. La porghese mura letteralmente la 99 rossoblu al limite dell’area, Nona nasconde palla e parte con la solita ripartenza travolgente, palla laterale per Marta che in diagonale fredda Margarito. Finita qui? No, perché Nona culmina al meglio una prestazione da 10 e lode con uno scavetto su Margarito in uscita. Non ce n’è più. Falconara si permette anche il lusso di farsi parare un tiro libero da Margarito (Ferrara dal disco) e di divorare altre azioni che avrebbero reso anche più rotondo il risultato. Per le pugliesi c’è spazio solo alla fine, quando il risultato è in ghiaccio a 52 secondi dal termine con Renata che sfrutta al meglio lo schema con il portiere di movimento. Mancano altri 40 minuti di battaglia. Il sogno continua.