Contratti di Fiume – il Musone
Giovedì 2 dicembre scorso, presso la sala parrocchiale di San Vittore, il Comune di Cingoli
ha portato in discussione nell’assemblea del Contratto di Fiume del Musone il progetto di
mitigazione del rischio idraulico del Musone, elaborato dal Genio civile, ente
regionale competente in materia, che comprende un tratto del fiume lungo circa 10
km, tra il ponte sulla Sp502 a Bachero, al confine tra Cingoli e Staffolo, e la frazione
Codarda nelle vicinanze dei confini tra Cingoli, Jesi, Filottrano e Santa Maria
Nuova, in un tratto adiacente la Sp3 della Valmusone.
Il WWF esprime un sentito apprezzamento al comune di Cingoli per l’azione virtuosa, tra
le prime per la regione Marche, di condivisione e richiesta di indicazioni all’assemblea del
Contratto di Fiume, che dimostra la piena comprensione da parte dell’Amministrazione del
valore dello strumento del Contratto di Fiume quale luogo di condivisione e concertazione
con le comunità locali di progetti ed interventi sul territorio. Il WWF Ancona Macerata ha
partecipato al dibattito con gli interventi di diversi esponenti che hanno sottolineato la
necessità di individuare delle modalità di mitigazione del rischio idraulico ecologicamente
meno impattanti, attraverso interventi puntiformi di consolidamento spondale, azioni che
favoriscano la naturalità dei luoghi, tramite un taglio selettivo della vegetazione e piccole
aree di laminazione. Dal coinvolgimento della società civile durante il percorso partecipato
del Contratto di Fiume è emersa la richiesta di adozione del tratto in questione da parte di
una associazione di pescatori (SLM) per l’attuazione di una gestione puntiforme e
sostenibile in collaborazione con le associazioni locali secondo i criteri previsti dalle linee
guide del Contratto di Fiume. Il tratto in questione è stato chiesto in adozione da una
Associazione di Pescatori (SLM) Il WWF ricorda come la normativa nazionale e regionale,
le direttive europee e la strategia per la Biodiversità 2030 chiedono un approccio alla
mitigazione del rischio idraulico che conservi le valenze ecologiche dei luoghi e promuova
le soluzioni basate sulla natura indispensabili per la resilienza ai cambiamenti climatici e la
prevenzione dei eventi di dissesto territoriale.
Il WWF Marche auspica vivamente che non vengano ripetute le modalità di taglio della
vegetazione e movimentazione del suolo ecologicamente molto impattanti già avvenuta
nelle scorse settimane per il fiume Potenza che comprometterebbero la naturalità del tratto
di fiume interessato dai lavori e potrebbero vanificare il pregevole lavoro svolto dalle
associazioni per la creazione dell’area didattico-ricreativa “Il Fiume Incantato”.
Comunicato stampa a cura del WWF Ancona Macerata.