FORM A CHIARAVALLE E SAN SEVERINO MARCHE CON CLASSICISMI
Appuntamento con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana venerdì 13 gennaio al Teatro Valle e sabato 14 al Feronia. Dirige Cesare Della Sciucca
Dopo il grande successo dei giorni scorsi con il Concerto per il Nuovo Anno, la FORM, “colonna sonora delle Marche”, torna in teatro. Lo fa questa volta al Teatro Valle di Chiaravalle stasera 13 gennaio, alle ore 21, con il concerto Classicismi. Replica domani 14 gennaio al Teatro Feronia di San Severino Marche.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta da Cesare Della Sciucca con la partecipazione del solista Alessandro Cervo, primo violino di spalla stabile della FORM, esegue un interessante programma di musiche di Prokof’ev e di Beethoven ispirate, in modi diversi, alle forme, allo stile, allo spirito del Classicismo.
Di Prokof’ev verrà eseguita la Sinfonia n. 1 in re magg., Op. 25 di Prokof’ev, scritta tra il 1916 e il 1917, nota come “Classica” perché l’autore compie in essa un’opera di rivisitazione in ambito novecentesco del sinfonismo classico viennese, benché dal lavoro trapeli l’inconfondibile spirito del popolo russo, con la sua “barbarica” vitalità.
Di Beethoven verranno invece proposte due celebri composizioni che mostrano del compositore la sua parte rivoluzionarie insieme a quella, per così dire, conservatrice: la Romanza per violino e orchestra in fa magg., Op. 50, nella quale il genio tedesco, nel pieno della composizione di lavori avveniristici che anticipano i modi e lo spirito del Romanticismo, si volge verso il secolo appena trascorso realizzando un gioiello da camera pervaso dallo spirito del Settecento, in particolare del Settecento mozartiano; la Quarta Sinfonia, un’opera che mostra caratteristiche fortemente innovative ma che nello stesso tempo, dopo la rivoluzionaria Terza Sinfonia “Eroica”, si volge indietro verso Haydn seguendo un originale percorso di rifondazione dello spirito settecentesco. Rifondazione tanto più importante se si pensa che per Beethoven essa si inserisce nella fase iniziale di quel lungo processo di assimilazione e di rigenerazione del passato musicale che giungerà poi a compimento negli eccelsi capolavori dell’estrema maturità.
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