PERCHE’ LA PARITA’ DI GENERE MIGLIORA LE AZIENDE
Venerdì 30 giugno, all’Auditorium Graziano Giusti di Sant’Elpidio a Mare, imprenditori, istituzioni, organizzazioni datoriali ed ordini professionali animeranno la prima iniziativa regionale su come la gender equity influenza sostenibilità e futuro delle organizzazioni sociali e produttive.
Nella classifica del Global Gender Gap Index che misura il divario di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione, l’Italia si colloca al sessantatreesimo posto nel mondo su 146 nazioni. Se consideriamo gli stessi parametri declinandoli nel contesto europeo, individuiamo il Belpaese alla venticinquesima posizione su trentacinque con punteggi non certo incoraggianti in termini di consapevolezza e conoscenza dei valori di diversity ed inclusion. Eppure, un recente e dettagliato studio firmato dall’Associazione direttori risorse umane descrive uno scenario differente nel comparto dell’impresa, rilevando un tessuto di dinamiche attività aziendali capaci di operare senza fissare lo sguardo sullo specchietto retrovisore. Inclusione e gender equity per ben otto aziende italiane su 10 rappresentano una straordinaria scelta valoriale corrispondente ad un’illuminata priorità strategica. La terza azienda nelle Marche e tra le prime nel Paese ad ottenere la prestigiosa certificazione sul tema è la marchigiana DAMI, azienda di fondi per calzature all’avanguardia nell’etica del business. L’impresa elpidiense è tra i promotori dell’evento intitolato “ Dalla parità di genere alle organizzazioni intelligenti”, la prima iniziativa regionale su come la certificazione UNIPDR 125 influenzi la competitività e la sostenibilità delle imprese. L’appuntamento, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati e dei commercialisti ed esperti contabili della Provincia di Fermo, con il patrocinio del Comune di Sant’Elpidio a Mare e Confindustria Fermo sarà di scena il prossimo 30 giugno, a partire dalle 15:00, all’Auditorium Graziano Giusti di Sant’Elpidio a Mare. “Dami ha nel proprio DNA una politica egualitaria ed antidiscriminatoria, essa è inscritta nella sua stessa leadership. Il board di controllo dell’azienda è infatti all’80% femminile, una governance quasi interamente composta da donne. Una simile innovazione culturale introduce uno stile manageriale della condivisione e della relazione orizzontale. antigerarchica. Da noi, nessuno dipende dall’altro, tutti sono rivolti ad una proficua collaborazione collettiva. Anche per questo, annualmente, variamo opportunità formative dimensionate sulle esigenze di ciascun collaboratore e di ciascuna collaboratrice. Si tratta di un modello organizzativo che ha riflessi anche sulla nostra crescita” ha spiegato l’imprenditrice Elisabetta Pieragostini, Ceo di Dami ed ideatrice di questa significativa occasione di confronto per il territorio. Tra gli ospiti Alessio Pignotti (Sindaco Sant’Elpidio a Mare), Michela Romagnoli (Assessore Pari Opportunità di Sant’Elpidio a Mare), Maria Teresa Berdini (Presidente Commissione Pari Opportunità Consiglio Ordine Commercialisti), Laura Botticelli (Presidente Consiglio Provinciale Ordine degli Avvocati di Fermo), Fabrizio Luciani (Presidente Confindustria Fermo), Maria Lina Vitturini (Presidente Commissione Pari Opportunità Consiglio Regionale delle Marche), Paola Nicolini (Docente Psicologia dello Sviluppo Unimc e Assessore alle Politiche sociali del Comune di Recanati), Daniele Lucchetti (Business Development Manager Bureau Veritas Italia) , Isabella Cardinali (avvocata e giornalista), Attilio Gullì (Consulente del lavoro), Silvia Mattioli(Psicologa del Lavoro), Chiara Biondi, (Assessore alle Pari Opportunità della Regione Marche).