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Sul Calendario Venatorio la Regione Marche studia come accontentare i cacciatori e scavalcare la decisione del TAR

La Regione Marche, è proprio il caso di dirlo, “perde il pelo ma non il vizio”. La regione Marche, infatti, per
accontentare la lobby dei cacciatori, è al lavoro notte e giorno per scrivere una norma per aumentare le
giornate a disposizione dei cacciatori nei mesi di ottobre e novembre.
Dopo la sonora bocciatura del TAR arrivata pochi giorni fa- sul ricorso contro il calendario venatorio
presentato dalle Associazioni Ambientaliste- è infatti trapelata attraverso il canale Telegram “Cacciatori
Marche” la notizia che, sotto la spinta e di concerto con le Associazioni venatorie, gli Uffici della Regione
Marche stiano valutando la possibilità di riformulare la norma per bypassare la decisione dei giudici
amministrativi.
Desta stupore e amarezza il fatto che la Regione Marche, invece di tutelare- come gli spetta per legge- la
fauna selvatica regionale, si riunisca con le associazioni venatorie, notoriamente interessate invece a
sparare ed uccidere la fauna selvatica, per negoziare un calendario a loro favorevole.
Ricordiamo infatti che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato e già negli anni passati gli
interventi spregiudicati in materia venatoria degli uffici regionali- anche in quel caso assunti per superare le
decisioni della giustizia amministrativa- erano finiti sotto la lente della Procura Corte dei Conti.
Le associazioni ambientaliste fanno sapere che ricorreranno in tutte le sedi opportune a tutela degli
interessi rappresentati e che verificheranno immediatamente con il nostro legale ogni aspetto della
vicenda, eventualmente informando le autorità competenti, come già fatto in passato, per valutare se
gli atti della Regione siano emanati in violazione di norme e regolamenti e a beneficio dei
cacciatori.
Ancona, li 25 settembre 2023 ENPA – LAV – LIPU – WWF