Commissariato l’Atc An2: Coldiretti Ancona pronta a contribuire per ridare vita a ente funzionante e produttivo
“Siamo pronti a collaborare con le altre organizzazioni agricole e con tutti le altre associazioni affinché l’Ambito Territoriale di Caccia possa tornare a essere un organismo funzionante e produttivo”. È quanto afferma Coldiretti Ancona alla notizia del commissariamento, da parte della giunta regionale, dell’Atc An2 e della nomina a commissario straordinario di Pierluca Milletti, dottore commercialista indicato dall’assessorato alla Caccia e chiamato a ricostituire l’assemblea dell’ente e a riportare ordine. Un primo passo sulla strada del ritorno alla normalità dopo le proteste degli agricoltori dei mesi scorsi. La querelle era iniziata lo scorso gennaio quando i rappresentanti della parte agricola si erano sfilati dal Comitato di Gestione come atto di protesta rispetto alle ingiunzioni di pagamento pervenute agli agricoltori dopo contestatissime perizie bis che diminuivano l’ammontare dei danni subiti da cinghiali e fauna selvatica. A queste erano seguite le dimissioni anche dei rappresentanti degli ambientalisti, della Regione Marche e del Comune di Fabriano. Con l’Assemblea arrivata a scadenza di mandato a luglio, la Regione a settembre ha diffidato l’Atc a provvedere alla sua ricostituzione. L’assenza delle associazioni agricole (19 rappresentanti, il 38% del consesso), ancora sulle barricate, ha portato la Regione a decretare il commissariamento. “L’auspicio – concludono da Coldiretti Ancona – è che si tiri una riga rispetto al passato e si inizi a cooperare seriamente per la migliore gestione degli ambienti naturali che dovrebbe partire dai monitoraggi della fauna presente e da interventi di contenimento, finora assolutamente insoddisfacenti”. L’Ambito Territoriale di Caccia An2 opera nei comuni di Ancona, Camerano, Castelbellino, Castelfidardo, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Cupramontana, Fabriano, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Numana, Offagna, Osimo, Polverigi, Rosora, S. Paolo di Jesi, S. Maria Nuova, Serra S. Quirico, Sirolo e Staffolo. Zone dove la presenza dei cinghiali diffusa ormai anche nei centri abitati e sulla costa e palesemente fuori controllo.
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