Futuro

Decreto CER e transizione energetica: impulso per l’occupazione e innovazione in Italia

L’Italia sta attraversando una trasformazione significativa nel campo energetico, mirando a stimolare la transizione green e a generare nuovi posti di lavoro.

Guidata dal fervore della transizione verso le fonti rinnovabili, il Paese ha varato il decisivo “Decreto CER”, emanato il 24 gennaio 2024, delineando un quadro normativo robusto per l’espansione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Con un’allocazione finanziaria di 5,7 miliardi di euro provenienti dal PNRR, tale decreto ambisce a incrementare la capacità installabile fino a 5 gigawatt entro il 2027, rivolgendo particolare attenzione alle comunità situate nei comuni con meno di 5.000 abitanti.

Le CER rappresentano il cardine di questa rivoluzione, consentendo ai cittadini, alle imprese e agli enti locali di produrre e condividere energia rinnovabile localmente, promuovendo l’autonomia energetica e stimolando l’economia delle comunità locali.  La gestione e l’espansione delle CER richiedono una vasta gamma di competenze tecniche, dalla progettazione all’innovazione in sistemi di accumulo energetico.

L’investimento nelle CER, oltre a fornire benefici economici, si propone di ridurre le disparità regionali migliorando l’accesso all’energia nelle aree meno sviluppate e promuovendo l’innovazione locale.

Entro il 2030, le energie rinnovabili in Italia potrebbero generare oltre 540.000 nuovi posti di lavoro, soddisfacendo il bisogno di competenze tecniche avanzate. Un valore aggiunto di 360 miliardi di euro è atteso grazie alle tecnologie smart e rinnovabili, come rivelato da uno studio della Enel Foundation in collaborazione con Althesys ed Elettricità Futura, delineando un futuro promettente per l’economia nazionale.

Impatto globale e crescita del lavoro nel settore delle energie rinnovabili

Mentre l’Italia si avvia verso un’integrazione delle CEM, guidando notevoli iniziative nazionali, è essenziale osservare il contesto globale dove simili dinamiche stanno ampliando le prospettive di lavoro nei vari settori delle energie rinnovabili. Le proiezioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) indicano un’espansione nel fotovoltaico, con una crescita prevista fino a 6,6 milioni di posti di lavoro globalmente, oltre 2 milioni in più rispetto ai livelli attuali.

Analogamente, il settore eolico è destinato a vedere una triplicazione dei suoi occupati, passando da 1,5 milioni a quasi 5 milioni, con un’importante espansione sia nei segmenti terrestri che in quelli offshore. Inoltre, l’industria estrattiva, essenziale per la fornitura di materiali come litiocobaltonichel e rame, prevede un raddoppio degli occupati, raggiungendo circa 1,5 milioni di lavoratori entro il 2030.

Il settore idroelettrico, inclusi gli impianti di pompaggio idro, anticipa quasi un raddoppio delle opportunità lavorative, con circa 4 milioni di posti di lavoro. Il settore automotive, spinto verso la mobilità elettrica, prevede un aumento del personale fino a 14 milioni, focalizzandosi sulla produzione di veicoli elettrici e tecnologie per batterie.

Professioni emergenti e retribuzioni nel settore energetico rinnovabile in Italia

Con l’aumento dell’automazione e l’intensificarsi dell’uso delle energie rinnovabili, emergono nuove figure professionali altamente specializzate con stipendi che variano tra i €35.000 e i €45.000 annui , essenziali per sostenere e implementare questi cambiamenti.

Tra le figure più richieste, troviamo:

Oltre a queste figure professionali, il contesto delle CER favorisce l’emergenza di ruoli quali:

Questi profili rispondono alle necessità del mercato e orientano l’Italia verso un ruolo chiave nel panorama energetico mondiale. Le aziende devono adottare tecnologie sostenibili, sensibilizzando e formando il personale per promuovere pratiche ecologiche. La collaborazione tra settori privati, pubblici e accademici è essenziale per integrare le energie rinnovabili nella vita quotidiana e nelle infrastrutture, contribuendo a un’economia resiliente pronta a fronteggiare le sfide climatiche future.