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NEVA SGR: QUATTRO ANNI DI CRESCITA E NUOVE PROSPETTIVE GRAZIE AI FONDI NEVA II

Alle Officine Grandi Riparazioni di Torino la presentazione dei risultati
conseguiti e dei nuovi fondi Neva II e Neva II Italia, dedicati a
investimenti in società che si impegnano a fornire soluzioni di
business a problemi globali.
 Raddoppiati gli obiettivi: i nuovi fondi Neva II avranno una capacità di
investimento finale di 500 milioni di euro rispetto ai 250 dei fondi Neva
First.
 A quattro anni dall’avvio delle attività di Neva Sgr, il Ceo e General
Manager, Mario Costantini, ha annunciato la chiusura del periodo di
composizione del portafoglio di investimenti del fondo Neva First con
un anno di anticipo e la prima distribuzione di capitale ai
sottoscrittori.
 Luca Remmert: “I nostri fondi consentono agli investitori di
contribuire alla creazione e allo sviluppo di piattaforme tecnologiche
su settori chiave dell’economia e della società. L’obiettivo è generare
un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla
soluzione di grandi problemi globali”.
Torino, 18 settembre 2024 – Neva Sgr, la società di venture capital del Gruppo Intesa
Sanpaolo, celebra il traguardo del quarto anno di attività avviando ufficialmente i
nuovi fondi Neva II e Neva II Italia – dedicati a investimenti in società che si
impegnano a fornire soluzioni di business a problemi globali – che avranno una
capacità di investimento finale di 500 milioni di euro, raddoppiata rispetto ai 250
milioni di euro dei fondi Neva First.
Per presentare, oltre ai due nuovi fondi, i risultati conseguiti in quattro anni e le
prospettive di crescita, Neva Sgr ha riunito oggi alle Officine Grandi Riparazioni di
Torino (Ogr) una vasta platea di venture capitalist, corporation, investitori
istituzionali, esperti, imprenditori e startupper da tutta Italia e da numerosi altri Paesi,
Stati Uniti in testa.

In apertura sono intervenuti il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-
Pietro, e la Chief Sustainability Officer di Intesa Sanpaolo e Presidente di Intesa

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Sanpaolo Innovation Center, Paola Angeletti, che hanno evidenziato l’importante
ruolo di Neva Sgr nelle strategie di sostenibilità del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Dall’agosto del 2020 a oggi, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia nei primi
due anni, Neva Sgr ha raggiunto in anticipo gli obiettivi prefissati, arrivando a investire
con i suoi primi tre fondi – Neva First per gli investimenti globali, Neva First Italia
dedicato alle realtà nazionali e Fondo Sei per lo sviluppo degli ecosistemi innovativi
italiani – circa 170 milioni di euro in oltre 40 società altamente innovative in forte
crescita.
A quattro anni dall’avvio delle attività di Neva Sgr, il Ceo e General Manager, Mario
Costantini, ha annunciato oggi la chiusura del periodo di composizione del portafoglio
di investimenti del fondo Neva First con un anno di anticipo e la prima distribuzione
di capitale ai sottoscrittori, grazie alla valorizzazione dell’uscita dal capitale di
Cyberint dopo la sua recente acquisizione da parte dell’operatore globale di
cybersecurity Check Point.
A testimonianza delle operazioni finalizzate con tante società hi-tech che operano in
Paesi e settori differenti, la prima tavola rotonda dell’evento odierno alle Ogr ha visto
la partecipazione di una selezione di fondatori e manager che rappresentano la
composizione diversificata dei portafogli di investimento dei fondi di Neva Sgr:
Guido Meardi, co-fondatore e Ceo di V-Nova (software innovativi per tecnologie
video e di compressione delle immagini); Guy Moskowitz, co-Fondatore e Ceo di
Coro (Intelligenza Artificiale per la Cybersecurity); Luca Rossettini, co-fondatore e
Ceo di D-Orbit (logistica spaziale e servizi di trasporto orbitale); Paolo Cavallini,

Chief of Staff di Energy Dome (batterie a CO2 di lunga durata); Matteo Vanotti, co-
fondatore e Ceo di xFarm (gestione digitale delle aziende agricole). Il dialogo sulle

prospettive di crescita e di valore è stato animato anche grazie al contributo di
Massimo Della Ragione, Professor of Practice in Investment Banking all’Università
Bocconi e alla SDA Bocconi School of Management, e di Andrea Mayr, Head of
Client Coverage & Advisory, Divisione IMI Corporate & Investment Banking di
Intesa Sanpaolo.
Per i nuovi fondi, Neva Sgr ha fissato obiettivi sfidanti, supportata dagli ottimi risultati
finora conseguiti, dalla progressiva estensione della rete di relazioni internazionali e
dal crescente interesse, anche in Italia, del venture capital come strumento di
investimento per operatori qualificati e clienti private. Neva II punta a una raccolta
finale di circa 400 milioni di euro, da investire nelle migliori aziende emergenti
altamente innovative a livello mondiale, mentre Neva II Italia prevede di raccogliere
100 milioni di euro da riservare alle realtà italiane. Entrambi i fondi hanno il mandato
di concentrare la propria attenzione su società che operano in settori di prioritaria
importanza per il futuro del pianeta, quali le scienze della vita, la transizione

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energetica, la trasformazione digitale, la produzione manifatturiera di nuova
generazione e l’aerospazio.
Alle scienze della vita, in particolare, Neva Sgr ha scelto di dedicare la seconda delle
tavole rotonde dell’evento di oggi, ospitando i rappresentanti di due eccellenze
mondiali nella ricerca medica di frontiera, società che fanno già parte del portafoglio
di Neva First: Matthew Porteus, Co-fondatore e Ceo di Kamau Therapeutics

(biotecnologie per la correzione del genoma umano), e Maria Grazia Roncarolo, Co-
fondatrice, Presidente Responsabile Ricerca e Sviluppo di Tr1X (biotecnologie per la

cura di malattie autoimmuni e infiammatorie).
“In quattro anni Neva Sgr è divenuta un punto di riferimento non solo in Italia per il
venture capital dedicato all’innovazione, grazie al nostro ottimo team, al supporto di
Intesa Sanpaolo e alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center –
afferma Luca Remmert, Presidente di Neva Sgr. “I nostri fondi – sottolinea
Remmert – consentono agli investitori di contribuire alla creazione e allo sviluppo di
piattaforme tecnologiche innovative su settori chiave dell’economia e della società.
L’obiettivo è generare un alto rendimento di capitale partecipando attivamente alla
soluzione di grandi problemi globali. I nuovi fondi Neva II andranno a rafforzare
ulteriormente il nostro impegno, investendo complessivamente 500 milioni di euro, ad
esempio in campo medico in progetti per la cura di malattie oncologiche e
autoimmuni”.