Eccellenze Marchigiane

Tesori di mare, di terra e di sapore: a Fano premiate le eccellenze enogastronomiche

La New Copromo di Fano ha ospitato la quinta edizione dell’iniziativa “I Tesori di mare, di terra e di sapore. Prodotti di eccellenza”.

Un appuntamento che ha l’obiettivo di riconoscere l’importanza dell’attività delle aziende per lo sviluppo economico e la promozione turistica del territorio.

L’evento è organizzato da Confcommercio Marche Nord e Alberghi Consorziati.

“Un’iniziativa – ha esordito il presidente di Alberghi Consorziati Luciano Cecchini – a cui teniamo particolarmente. Premiamo i rappresentanti delle aziende, ma anche associazioni, che attraverso i loro prodotti di qualità veicolano l’immagine positiva di tutta la nostra regione”.

“Queste attività – ha proseguito il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti – sono molto importanti per lo sviluppo economico e turistico del territorio. L’enogastronomia è uno dei nostri tesori. Come Confcommercio siamo impegnati da tanti anni nella promozione delle eccellenze con l’Itinerario nella Bellezza, progetto che sta riscuotendo un enorme successo tanto da aver superato i confini con l’ingresso, nel 2026 anche di Comuni di altre province”.

Il vicedirettore Agnese Trufelli ha evidenziato il valore dell’appuntamento: “Oggi diamo un nome ai tesori della nostra regione, premiamo chi quotidianamente è impegnato con la propria attività d’eccellenza a promuovere il territorio. Grazie per il vostro lavoro fondamentale”.

A premiare anche l’assessore regionale Francesco Baldelli: “Il nostro è un territorio che può fregiarsi di prodotti straordinari, grandi eccellenze: tesori di terra e di mare. Tutto ciò grazie allo straordinario lavoro dei nostri produttori e noi come Regione Marche cerchiamo di metterli nelle condizioni di operare al meglio. Un grande ringraziamento a Confcommercio e Alberghi Consorziati per questa e tante altre iniziative di valorizzazione e promozione”.

Per il Comune di Fano ha portato i saluti il sindaco Luca Serfilippi: “Complimenti ai promotori di questa importante iniziativa che premia chi con il proprio lavoro contribuisce a dare lustro alla nostra città e al territorio”.

 

A premiare l’assessore Lucia Tarsi: “Abbiamo un grande patrimonio e oggi premiamo una fetta della cultura del nostro territorio. Ne dobbiamo essere orgogliosi”.

Sono intervenuti inoltre per premiare: Il consigliere regionale Renato Claudio Minardi, Alfredo Antonaros, Corrado Tecchi, Stefania Sperindio, Maurizio Tonelli.

 

I premiati 

 

La polenta di San Costanzo

La Sagra della Polenta a San Costanzo segna la fine dell’inverno e tradizionalmente si svolge nella metà di marzo. La ricetta è molto antica, custodita gelosamente e tramandata da generazioni. La nascita della festa della polenta pare risalire al 1700 quando i nobili di Pesaro e Fano, ospiti dei conti Cassi, chiudevano il Carnevale a San Costanzo, nel teatro “La Concordia” e facevano preparare una lunga tavolata dove veniva servita della polenta. Per la Sagra si radunano maestri polentari provenienti da ogni parte d’Italia, le migliaia di razioni vengono condite seguendo le più svariate tradizioni ma quella tradizionale è con il ragù dei carrettieri di San Costanzo. Nel 1900 la tradizione prosegue e la prima domenica di Quaresima, in piazza, venivano costruite grandi fornacelle in mattone e creta dove in grandi caldai di rame veniva cotta la polenta (farina di mais), poi stesa su tavoloni di legno, condita con sugo di salsicce.

 

La porchetta “La Rovere” di Calcinelli

La Rovere conta oltre 40 anni di esperienza, inizia nel 1960 con Eugenio Tombari che vende la porchetta a fiere e mercati della zona. Nel 1978 il figlio Umberto prosegue con successo la tradizione e l’esperienza di famiglia seguito negli anni a venire dal nipote Tiziano. La qualità del prodotto, confermato anche dal certificato europeo, l’efficiente servizio di catering, la vendita al dettaglio e all’ingrosso, il rispetto della tradizione con la cottura tradizionale allo spiedo che permette al prodotto di rimanere meno grasso, la carne che proviene da allevamenti italiani e l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia fanno dell’azienda La Rovere una eccellenza.

 

I vini “Lucarelli” di Cartoceto

L’attività dell’azienda inizia ufficialmente nel 1998, quando Roberto, decide di acquistare un appezzamento e per diventare un protagonista nel settore dell’enologia di qualità. Ricostruisce la cantina che viene dotata di tecnologie all’avanguardia. Ai pochi vigneti e uliveti già presenti, si aggiungono vigneti di nuovo impianto, ispirandosi ai vitigni storicamente presenti, ovvero il Bianchello del Metauro e il Sangiovese dal cannello lungo. I vini dell’azienda raccontano il terroir nelle versioni bianco, rosso e spumante. I bianchi sono Bianchelli del Metauro; i rossi Colli Pesaresi Sangiovese, anche Riserva, con un invecchiamento in barrique che aiuta il Sangiovese a manifestare tutto il suo temperamento. Lo spumante, invece, ottenuto da cuveè di uve Bianchello e Verdicchio con un processo di rifermentazione in autoclave. Nel 2014 la scelta di coltivare la vigna in biologico, con la stessa passione e rispetto per la natura sono stati inseriti nuovi vini provenienti da uve coltivate in una zona ad alta vocazione, il San Bartolo. Le alte colline, la vicinanza al mare e con il costante lavoro in vigna si sono ottenute uve straordinarie, quali il Pinot Nero, lavorato con cura e massima attenzione, prodotto sia in purezza vinificato in rosso, sia in versione Riserva, ma anche nello Spumante Metodo Classico il cui vino non poteva non essere dedicato al padre Giulio (per gli amici Carlo) per la sua costante e determinante presenza. Tra i tanti vini della cantina ricordiamo Goccione 2018 e Rocho 2019 che hanno ricevuto entrambi il riconoscimento International Challenge.

 

Le lasagne al sapore di mare “Antonio Gaudenzi” di Fano

Pescatori dal 1920 la società Antonio Gaudenzi svolge da sempre una pesca sostenibile e poco impattante sull’ambiente. L’azienda vanta 30 anni di esperienza nella pesca del Tonno Rosso e del Pesce Spada offrendo un prodotto dagli standard qualitativi molto elevato. I clienti di Antonio Gaudenzi sono commercianti, pescherie e ristoranti. Tra i prodotti di Gaudenzi da citare il burger di pesce, il brodetto e la lasagna con Ttutto il gusto del pesce dell’Adriatico racchiuso nella sapiente cucina dei pescatori.

 

I dolci di pasticceria “Cavazzoni” di Fano

La storia della pasticceria artigianale di Matteo Cavazzoni inizia nel 1998, dopo aver acquisito esperienze di alta pasticceria in Italia e all’estero, da ricordare in particolare l’esperienza come Capo Pasticciere sul veliero Amerigo Vespucci della Marina Militare. Passione, tradizione e innovazione sono gli ingredienti speciali che Cavazzoni mette nelle proprie creazioni. Insieme alle materie prime di altissima qualità, accuratamente selezionate, sono le costanti che si possono ritrovare ogni giorno nei loro prodotti.Una produzione fatta di forme, colori, sensazioni e sapori tutti da provare. Tra le specialità le torte classiche, le torte speciali, la pasticceria mignon, i dolci monoporzione e la pasticceria da forno come croissants e brioches che sono i punti di forza di questa pasticceria fanese.

 

Il formaggio “Il Frontone” del caseificio Gian Marco Ginelli di Frontone

L’Azienda agricola zootecnica Ginelli, avendo ripreso un’attività del nonno, ha fatto dell’allevamento caprino il suo punto di forza. Produce formaggi caprini ed ovini di vario tipo, nonché prodotti caseari derivati come yogurt e ricotta. Gian Marco Ginelli alla Petrara di Serra Sant’Abbondio alleva circa cento animali. Produce e porta sui mercati formaggi caprini, pecorini tra cui il pecorino stracchinato, e li profuma con lo zafferano del Catria, erba cipollina, santoreggia, ricotta, yogurt con latte di pecora e di capra. Tra le eccellenze è sicuramente da citare il Caprino Erborinato e il pecorino che ha chiamato Il Frontone.

 

Le olive all’ascolana “Olivalab” di Colli del Tronto

Olivalab è preparati e stuzzicheria. Da Olivalab si può ordinare l’aperitivo d’asporto, con taglieri e l’immancabile fritto ascolano, si può cenare completamente a base di baccalà, sicuramente non mancheranno le olive di baccalà completamente fatte a mano. tutti i prodotti sono interamente artigianali, fatti con le migliori materie prime del nostro territorio.

 

La storica panetteria “Marziano Renna” di Fano

In via Arco d’Augusto a Fano, proprio di fronte alla Cattedrale c’è una panetteria, è quella di Marziano Renna. È lì da un bel po’, dal 1956, oggi la panetteria è gestita da Marziano insieme al figlio Marco che si occupa della produzione. Il pane, alimento antichissimo, è il prodotto da forno più conosciuto e da Renna si può trovare in molte varietà, forme e consistenze. Disponibile anche una vasta gamma di dolci preparati attraverso la cottura in forno: torte, biscotti, brioche e molti altri, ognuno con la propria ricetta e unicità. Da Renna troviamo vari tipi di pizza, pasticceria salata. Due menzioni speciali, la pizza con i ciccioli di maiale e le fave dei morti.

 

Il miele Gabannini

L’azienda nasce nel lontano 1913 in Urbino per la passione di un bambino di nome Marino e per il suo amore per questo “strano mondo” delle api. Da subito il piccolo Marino aveva mostrato a tutti la sua vera indole di “custode” e “protettore” di quello splendido animale che è l’ape. La piccola realtà di Gabannini Marino e di sua moglie Artemisia è, negli anni, diventata una vera e propria azienda che il figlio Gualtiero e la moglie Gina hanno provveduto ad ampliare mantenendone inalterata la caratterizzazione di azienda familiare. Negli anni 2000 entra in azienda anche Fabrizio, nipote diretto di Gualtiero, che fa propri i principi caratterizzanti dell’Apicoltura Gabannini: il lavoro in perfetta armonia e nel pieno e totale rispetto dell’ambiente e delle api. La realtà dei Gabannini negli anni è cresciuta e ha saputo anche unire tradizione ed innovazione e creare nuovi apprezzati prodotti caratterizzati dalle indubbie qualità organolettiche, benefiche e salutari. La realtà dell’Apicoltura Gabannini è un punto di riferimento tra i cultori dei prodotti dell’alveare.