Fermo

Una delegazione dalla Riviera delle Palme a Porto Cesareo per verificare sul campo il funzionamento e gli effetti di un Parco Marino

“…Pescatore mio padre, mio nonno, il padre di mio nonno e via indietro nel tempo… ero convinto
che sarei stato l’ultimo della mia famiglia a praticare questo mestiere. Oggi invece sono orgoglioso
di dire che grazie all’Area Marina Protetta, al conseguente incremento delle catture e al marchio di
qualità ambientale attribuito al nostro pescato, non solo questo mio timore dopo tanto scetticismo
non si è avverato ma anche mio figlio sin dall’età di 18 anni ha intrapreso autonomamente questa
attività; mentre mia moglie, già titolare di un’avviata parrucchieria, oggi mi affianca
vantaggiosamente nell’impresa” (Giovanni Colelli – pescatore)
“…da cittadino ed appassionato di pesca subacquea assimilavo l’istituzione del Parco Marino
all’immagine di un cartello di divieto con catena e lucchetto… oggi invece debbo riconoscere che
per le nostre realtà costiere essa ha rappresentato una rampa di lancio per mille progetti di
carattere turistico, scientifico, culturale che hanno creato nuove opportunità economiche ed
occupazionali sostenute da altrettanti canali di finanziamento regionali, nazionali ed europei”
(Mino Buccoleri – Agente della Polizia di Stato, coordinatore del Centro di Educazione Ambientale
di Porto Cesareo)
“…gli evidenti benefici prodotti sull’ambiente e sull’economia delle nostre comunità hanno portato
la nostra Amministrazione Comunale a volere fortemente l’ampliamento dell’AMP di Porto Cesareo
nella costa di Nardò, che oltre ad avvantaggiare tutto il territorio jonico ne aumenta i profili di
tutela e quindi il valore” (Francesco Plantera – Consigliere e già Assessore Comunale di Nardò)
Sono queste alcune delle testimonianze raccolte dalla delegazione partita dalla Riviera del Palme,
comprendente oltre 30 componenti tra cittadine e cittadini, studentesse e studenti universitari,
pescatori, operatori turistici e Amministratori Comunali, che nei giorni scorsi ha raggiunto Porto
Cesareo per verificare direttamente, al di la di ogni pregiudizio negativo o positivo, il
funzionamento di un Parco Marino ed i suoi effetti sulla pesca e più in generale sull’economia
costiera.
L'AMP Porto Cesareo istituita oltre vent’anni orsono si estende per 32 Km lungo la costa ionica
pugliese di Porto Cesareo e di Nardò, in provincia di Lecce, nella parte orientale del Golfo di
Taranto. Date le rilevanti attività turistiche e pescherecce del luogo essa è probabilmente quella,
tra le 29 Aree Marine Protette già istituite in Italia, che presenta le caratteristiche più assimilabili
alla realtà della nostra Riviera delle palme.
All’arrivo a Porto Cesareo la delegazione, coordinata dal portavoce dell’associazione “Promotori
del Parco Marino del Piceno OdV” Massimo Rossi, già presidente della Provincia di Ascoli, della
quale facevano parte tra gli altri il Vice Sindaco di San Benedetto Tonino Capriotti, ed i Consiglieri
Comunali Jonathan Chiappini di Grottammare e Giselda Mancaniello di San Benedetto, sono stati

accolti da una nutrita rappresentanza Istituzionale del luogo guidata dal Presidente del Consorzio
di gestione dell’Area Marina Protetta, dottor Pasquale Coppola e dalla Sindaca di Porto Cesareo
Silvia Tarantino. Presenti inoltre l’Assessore dello stesso Comune Marco Basile, il Consigliere e già
Assessore Comunale di Nardò Francesco Plantera, il Comandante ed il vice Comandante
dell’Ufficio Locale Marittimo Antonio Iacovelli e Giancarlo Lillo, i quali hanno illustrato il
funzionamento dell’Area Marina Protetta ed i progetti in atto per il suo ulteriore ampliamento e
valorizzazione.
Oltre alla visita delle bellezze del luogo, in mare e sulla terraferma, i componenti della delegazione
hanno avuto inoltre l’opportunità di incontrare direttamente rappresentanze dei pescatori locali,
delle Cooperative che gestiscono servizi di accoglienza turistica e di ricerca scientifica e degli
operatori del Centro di Educazione Ambientale che svolgono un’intensa attività di informazione e
formazione rivolta a cittadini, turisti e scolaresche.
Al ritorno dalla visita guidata i rappresentanti dell’associazione dei Promotori del Parco Marino del
Piceno hanno espresso la propria soddisfazione per la riuscita del progetto, convinti che gli
elementi di conoscenza acquisiti sul campo e le testimonianze raccolte, che a breve saranno
contenute in un documentario realizzato dal filmmaker Umberto Croci della Lamantino brothers,
contribuiranno a favorire scelte consapevoli da parte dei decisori politici ed istituzionali della
Riviera delle Palme, nell’interesse attuale e futuro delle comunità locali, quando saranno chiamati
dal Ministero dell’Ambiente ad esprimere il proprio parere sul progetto del Parco Marino del
Piceno ancora in fase di studi.
Il Gruppo Operativo dell’associazione
“Promotori del Parco Marino del Piceno OdV”