Università di Ancona: Fragole abbassano il colesterolo
Scoperta dell’Università Politecnica di Ancona: consumare fragole riduce il colesterolo. Lo riportano le principali testate di carattere internazionale quali Le Figaro e The Daily Telegraph.
Le fragole erano già conosciute per il loro potenziale antiossidante ma, per la prima volta, una ricerca a cui ha partecipato il professor Maurizio Battino, dell’Ateneo dorico, e pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry, ha dimostrato che questi frutti possono contribuire, in maniera concreta, a ridurre i livelli di colesterolo cattivo e di trigliceridi, migliorando quindi il profilo lipidico plasmatico generale o la funzionalità piastrinica e in questo modo contribuendo a ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di volontari sani che hanno consumato mezzo chilo di fragole al giorno per un mese. Il professor Maurizio Battino, direttore dello studio presso l’Università Politecnica di Ancona ha dichiarato che «si tratta delle prime evidenze in grado di confermare l’efficacia del ruolo protettivo dei composti bioattivi delle fragole, nel limitare alcuni importanti marcatori di rischio per le malattie cardiovascolari».
Il Prof. Battino ha poi aggiunto che «non esistono, al momento, prove certe in grado di identificare quali composti delle fragole siano i diretti responsabili dei suddetti effetti benefici; tuttavia importanti studi epidemiologici già pubblicati e dati sperimentali in nostro possesso convergono indicando le antocianine, i pigmenti che offrono al frutto il colore rosso, come primi attori dell’intero processo».
Il team che ha condotto la ricerca, composto da ricercatori dell’Univpm in collaborazione con colleghi delle Università spagnole di Granada, Siviglia e Salamanca, ha confermato in altri studi effettuati negli anni scorsi che mangiare fragole aiuta a proteggersi dai danni provocati dai raggi ultravioletti, rafforza i globuli rossi e migliora la cosiddetta capacità antiossidante del sangue, senza tralasciare la capacità di ridurre i danni che l’alcol può avere sulla mucosa gastrica.